giovedì 28 novembre 2024


10/12/2014 19:56:19 - Manduria - Attualità

A Manduria il figlio del veterano Usa, che è stato ricevuto prima dall’istituto comprensivo “Prudenzano” e poi ha apposto la targhetta recante il nome del padre nel Cottontails Park

Un albero del Cottontails Park del rione Santa Gemma Galgani ricorderà, per sempre, il luogotenente Lewis F. Shackleford, uno dei piloti del 450° Bomb Group, che fu dislocato a Manduria nella fase finale della Seconda Guerra Mondiale e che utilizzò le piste del vecchio campo di decollo di via per Oria per le missioni in tutta Europa. Lo ha scelto il figlio Frank, che, sabato, ha visitato, in compagnia della moglie, la città di Manduria e, in particolare, i luoghi che frequentò il padre dal marzo al settembre del 1944.
Accolto all’arrivo dall’assessore alla Cultura, Mimmo Lariccia, e da alcuni operatori culturali manduriani (Antonio Dimitri, Aldo Chimienti e Anna Rita Morleo), Frank Shackleford ha inizialmente visitato l’istituto comprensivo “Prudenzano” di Manduria.
«Questa struttura, nel corso degli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, fu requisita dagli americani del 450° Bomb Group, che la utilizzarono come il loro quartier generale» ha reso noto la dirigente scolastica, Anna Laguardia. «E’ molto probabile, dunque, che anche il luogotenente Lewis F. Shackleford sia stato in queste aule».
I ragazzi della “Prudenzano” impegnati in un laboratorio di giornalismo hanno poi rivolto una serie di domande al figlio del pilota statunitense.
«Mio padre è morto quando io avevo 11 anni» ha raccontato Frank Shackleford, che si è emozionato quando ha visto la foto del padre stampata sul nostro giornale. «Raramente i piloti del 450° Bomb Group parlavano dell’esperienza in guerra alle loro famiglie. Di solito, parlavano solo fra di loro. So che ha effettuato 50 missioni e che tutti i piloti americani hanno un ottimo ricordo di Manduria e dell’ospitalità della gente che vi abita. E’ molto importante che i ragazzi possano riflettere su ciò che la guerra comporta e sul sacrificio dei loro nonni e dei nostri genitori in difesa della pace e della democrazia».
Frank Shackleford si è poi recato al Cottontailk Park, dove ha trovato ad accoglierlo anche il vice sindaco Gianluigi De Donno. Ha scelto uno degli alberi del parco, che fu realizzato anche grazie ad un sovvenzionamento delle famiglie dei reduci americani, e ha poi apposto la targhetta che reca il nome del padre, donata dai ragazzi della scuola “Prudenzano” e dagli operatori culturali manduriani. Qui ha avuto modo di colloquiare anche con Aurelio Mastrovito, che gli ha raccontato alcuni aneddoti del periodo bellico, da lui vissuto quando era ragazzino.
Infine la visita alla vecchia base aerea di via per Oria, dove Frank Shackleford ha posto un mazzo di fiori che richiamavano, per i loro colori, la bandiera americana alla base del monumento ai Caduti del 450° Bomb Group.











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