Il Movimento 5 Stelle di Manduria esprime la propria soddisfazione per «l’altro risultato ottenuto sulla strada della partecipazione dei cittadini»
«I verbali delle sedute del Consiglio Comunale sono ora scaricabili dal sito ufficiale del Comune di Manduria, così come da noi proposto nel giugno del 2013».
Il Movimento 5 Stelle di Manduria esprime la propria soddisfazione per «l’altro risultato ottenuto sulla strada della partecipazione dei cittadini». Soddisfazione che si legge in una nota dei grillini.
«Un altro piccolo grande risultato sulla strada della trasparenza e della partecipazione dei cittadini verso l’agire politico da parte del Movimento di Manduria, così come indica una delle cinque stelle» si legge nel comunicato. «La continua proposta di azioni concrete a favore della partecipazione dei cittadini ha portato questa volta a poter usufruire dei verbali del Consiglio Comunale, scaricabili dalla pagina ufficiale del sito del comune di Manduria.
Un’altra piccola azione che, insieme all’adozione del “regolamento della partecipazione dei cittadini” (deliberata a maggio 2013 dal commissario prefettizio) e le non ancora avvenute adesioni alle proposte del protocollo “Decoro Urbano” (giugno 2013), della partecipazione sui progetti di impianti impattanti (del luglio 2013) o di adozione del bilancio partecipato (novembre 2013), creano un percorso di crescita partecipativa verso un maggior coinvolgimento dei cittadini alla gestione della cosa pubblica.
Questo implica e sottolinea che l’azione partecipativa non può e non debba esaurirsi col segno sulla scheda elettorale ma, anzi, deve essere un continuo scambio tra istituzioni e cittadini.
Questi strumenti, se attivati e implementati in modo consapevole, permettono la soluzione di tanti altri problemi del vivere quotidiano, che la nostra comunità soffre per atavica consuetudine: quello, ad esempio, di demandare agli “eletti” o aventi incarichi impiegatizi nella macchina amministrativa, il compito della gestione della cosa pubblica, dimenticandosi a chi poi rendere conto in realtà, cioè i cittadini.
Tante storture del recente passato (come l’affidamento della riscossione dei tributi a privati poi rientrato in sede pubblica con enorme confusione o l’impegno preso per affidare per trent’anni la gestione della pubblica illuminazione, poi cassato dal voto consiliare), sono esempi di scelte calate dall’alto senza una reale partecipazione dei cittadini, la cui partecipazione avrebbe potuto suggerire scelte dettate dal buon senso.
Un altro po’ di coraggio e forse, rinunciando a prerogative personali e puntando su strumenti partecipativi e coinvolgenti, si può uscire tutti dalla crisi».