Si spera di completare i lavori entro il 2015, ma non ci sono certezze
Dalla mostra “Oltre le Mura” al polo museale archeologico: un cammino lento, ostacolato dalla tortuosa burocrazia, che l’Amministrazione spera di completare entro il 2015.
Il convegno, promosso dall’Amministrazione e dalle quattro associazioni che garantiscono la fruibilità del parco archeologico, è servito per fare il punto dei lavori di ristrutturazione e di adeguamento delle due strutture, entrambe ex conventi (quello degli Agostiniani di corso XX Settembre e quello delle Servite, nei pressi dell’ospedale), che ospiteranno i tantissimi reperti della civiltà messapica venuti alla luce dal sottosuolo di Manduria.
«Col senno del poi, anche a costo di rischiare la censura della Corte dei Conti, non revocherei più il contratto di fitto con palazzo Blasi, che, sino a un po’ di mesi fa, ospitava la mostra» ha ammesso il vice sindaco, con delega al Patrimonio, Gianluigi De Donno. «Credevamo di riuscire a completare i lavori di adeguamento dei due ex conventi molto più celermente, ma, nonostante l’impegno della parte politica, siamo costretti a scontrarci con le difficoltà della macchina amministrativa, che a volte sembra procedere nella direzione opposta. Rinunciando alla disponibilità di quel palazzo, ci siamo privati di uno degli attrattori culturali più importanti della nostra città: la mostra “Oltre le Mura”».
Nel corso del convegno, moderato dall’archeologo Gianfranco Dimitri, è stato fatto il punto dei lavori in corso nelle due strutture che ospiteranno il polo museale archeologico: l’ex convento degli Agostiniani, in cui sarà allestita la mostra dei reperti di età messapica, e l’ex convento delle Servite, in cui saranno invece sistemate le teche contenenti anche i reperti di epoca medievale.
«Si tratta di strutture a valenza storica, per cui ogni intervento deve essere preventivamente e accuratamente vagliato dagli enti competenti» ha ricordato l’assessore ai Lavori Pubblici, Gregorio Curri. «Le nuove leggi ci obbligano ad adeguare questi due ex conventi alle normative anti-sismiche. Inoltre, per l’ex convento delle Servite, nell’ambito degli interventi per abbattere le barriere architettoniche (la mostra andrà allestita al primo piano), dobbiamo prevedere un ascensore. Per la scelta della zona in cui realizzarlo, dobbiamo ottenere l’o.k. della Soprintendenza e dei Vigili del Fuoco. Abbiamo a disposizione 800mila euro, stanziati per i due lotti, uno dei quali prevede dei lavori che riguardano gli impianti: entro 4-5 mesi potremmo completarlo. Gli altri 400mila euro saranno utilizzati per gli arredi. Anche per l’ex convento degli Agostiniani sono previste l’attuazione delle misure anti-sismiche. Speriamo di completarlo prima dell’estate».