giovedì 28 novembre 2024


28/12/2014 11:01:04 - Manduria - Attualità

E’ morto, per un male incurabile, dopo aver sostenuto brillantemente gli esami di maturità

E’ morto, per un male incurabile (il cancro al cervello), tre mesi dopo il conseguimento del diploma di maturità presso l’istituto “Einaudi” di Manduria. La scuola manduriana, con un gesto di grande sensibilità, ha voluto ricordare il giovane studente con una cerimonia alla quale hanno partecipato la madre e il fratello: a loro, fra la commozione di tutti i presenti, il prof. Vincenzo Dimaglie ha consegnato il diploma acquisito con merito nel luglio scorso.
Vincenzo Bianco, questo il suo nome, aveva vissuto, all’età di sette anni, un primo dramma: il padre è venuto a mancare per lo stesso male, che gli sarebbe poi risultato fatale. Tifosissimo del Manduria, Vincenzo, ben presto, ha scoperto che nella sua tara genetica ereditaria c’era anche il cancro che lo aveva privato del padre in tenerissima età. Malattia che lo avrebbe poi costretto a interrompere gli studi.
«Dopo un ennesimo intervento chirurgico, quando si sperava che la malattia fosse stata sconfitta, Vincenzo decise di riprendere gli studi con caparbietà: voleva quel diploma sia per un riscatto personale, sia per far felice la propria mamma» racconta la docente Anna Maria Marotta. «Si iscrisse al corso serale per periti ragionieri Sirio e, nel giorno del suo ritorno a scuola, gli preparammo una festa a sorpresa: fu preparata una torta in cui era stato riprodotto il logo della squadra di calcio del Manduria».
A luglio, dopo gli esami orali della maturità, la malattia è ricomparsa, ancora più devastante: l’ha portato via in appena due mesi.
«La sua morte ha lasciato senza parole i suoi compagni di classe, gli altri studenti del corso serale e noi docenti» continua ancora la prof.ssa Marotta. «Abbiamo pensato che, prima della sospensione delle lezioni per le festività natalizie, dovevamo ricordarlo. Il suo sorriso discreto; la sua voglia di vivere, il suo essere semplice e serio, il suo essere diventato adulto ancora in giovanissima età, lo stupore che aveva negli occhi per la festa che gli avevamo preparato al suo rientro, dopo l’ennesimo intervento chirurgico, rimarranno sempre nel cuore di chi l’ha conosciuto e apprezzato».
Alcuni studenti del corso serale hanno scelto di ricordarlo con le parole di alcuni grandi della nostra letteratura: una pagina de “I sepolcri” di Ugo Foscolo e “Addio ai monti” dai “Promessi sposi” di Alessandro Manzoni, nonchè con una preghiera di Madre Teresa di Calcutta, “La vita è un’opportunità, coglila” e con la preghiera di Sant’Agostino, “Se mi ami, non piangere”.
Successivamente Vincenzo è stato ricordato dalle docenti Anna Maria Marotta e Maria Cristina Dilorenzo.

 

 

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In rete la prima puntata del “Prudenzano News”, notiziario on line realizzato dagli alunni dell’istituto comprensivo “Prudenzano” di Manduria
 










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