giovedì 28 novembre 2024


05/01/2015 20:08:14 - Manduria - Attualità

In un esposto di Francesco Di Lauro si indicano anche le generalità del sospettato

A Manduria un avvelenatore seriale di cani?
E’ quanto ipotizzato dall’ambientalista manduriano Francesco Di Lauro, di professione avvocato, in una denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Taranto e al Comando del Commissariato di Polizia di Manduria, oltre che alla Prefettura di Taranto. Denuncia che segue un esposto, sulla stessa vicenda, inviato sempre al Commissariato di Polizia di Manduria, alla Procura della Repubblica di Taranto e al N.O.E. di Lecce.
«Su mandato di alcune associazioni e di privati cittadini manduriani, sono impegnato a cercare di individuare l’autore dell’avvelenamento di cani che da circa tre anni terrorizza gli amanti degli animali e i proprietari di cani, nonché i volontari del randagismo, e che ha portato ad oggi al risultato dell’avvelenamento mortale di almeno 28 cani (solo per citare quelli a me noti), con una escalation negli ultimi due anni» scrive Di Lauro nell’esposto. «Tutti i cani sono risultati avvelenati attraverso una sostanza tossica, altamente caustica (si presume anticrittogamico), di cui mi riservo fornire composizione chimica e genere all’esito delle analisi commissionate dalla ASL Manduria, compiute su alcune carcasse dall’Istituto Zooprofilattico di Taranto».
Nell’esposto Di Lauro indica alcuni episodi che hanno riguardato gli avvelenamenti dei cani.
«Un cittadino di Manduria mi ha riferito dell’avvelenamento di ben 8 cani di quartiere, che vivevano nei pressi della sua abitazione in contrada “Campo dei Fiori”» scrive Di Lauro nell’esposto. «Questo signore mi ha confidato direttamente di temere che l’autore del gesto, ripetuto ogni anno, fosse un suo vicino, che ogni estate “bonifica” a modo suo la zona, avvelenando i cani, prima di iniziare la villeggiatura estiva in una villetta a circa 15 metri dalla propria abitazione. Mi confidava, inoltre, che lo stesso personaggio avrebbe più volte minacciato di “togliere di mezzo” i cani, verso i quali è affetto da una vera e propria fobia».
Il sospetto verso questo individuo, le cui generalità sono state indicate nell’esposto, sarebbero confermate da altri episodi di avvelenamento che si sono verificati nei pressi dell’abitazione invernale del sospettato. Diversi i cani di famiglie che abitano nella zona della sua residenza invernale che sono stati avvelenati (solo uno si è salvato): tutti questi cani venivano portati a passeggio in uno specifico vicoletto.
Chiaramente si tratta, allo stato attuale, solo di sospetti. Agli inquirenti, attraverso l’esposto, il compito di verificare se siano realmente fondati.










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