La voce è sempre più ricorrente negli ambienti dell’opposizione
Una nuova raccolta di firme per portare all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale una mozione di sfiducia al presidente dell’assise, Nicola Dimonopoli?
La voce è sempre più ricorrente all’interno degli ambienti della minoranza. Sembrerebbe che alcune firme siano state già raccolte e che altre dovrebbero essere apposte nelle prossime ore. Non dovrebbe essere difficile arrivare al numero minimo richiesto per regolamento (8), considerati i 5 consiglieri da sempre seduti fra i banchi della minoranza (Della Rocca e Cascarano del Pd, Dimitri e Ferretti del Movimento Schittulli, Morgante di Forza Italia) e gli altri 4 che da tempo sono in rotta di collisione con l’Amministrazione (Maggi e Andrisano di Proposta per Manduria e gli indipendenti M. Barbieri e Durante).
Se la mozione di sfiducia sarà presentata (si farebbe riferimento anche all’episodio dell’ultima seduta), in aula servirebbero almeno 13 voti (quindi altri 4 oltre i 9 sulla carta dati per scontati), per liberare lo scranno riservato alla presidenza del Consiglio. Poiché il voto è a scrutinio segreto, però, non sono da escludere a priori delle clamorose sorprese.