giovedì 28 novembre 2024


11/01/2015 09:10:31 - Manduria - Attualità

Paolo Piccione, vignettista manduriano, ha avuto modo di conoscere e incontrare più volte George Wolinski nel corso delle sue molteplici partecipazioni al Salon International du Dessin de Presse et d’Humour di Saint Just le Martel, in Francia

«Con la strage di Parigi, hanno tentato di spegnere la fiamma della satira. Sono però convinto che non ci riusciranno: la satira travolgerà, con la propria forza, questi fanatici».
Paolo Piccione, vignettista manduriano, ha avuto modo di conoscere e incontrare più volte George Wolinski nel corso delle sue molteplici partecipazioni al Salon International du Dessin de Presse et d’Humour di Saint Just le Martel, in Francia.
«Ho conosciuto lui, ma anche tante altri vignettisti del settimanale satirico Charlie Hebdo, che erano di casa al salone dell’umorismo di Saint Just» ci racconta il vignettista manduriano. «Ho conosciuto e apprezzato anche Jean Cabut, più noto con lo pseudonimo di Cabu, anch’egli vittima di questa strage. In una iniziativa sulla satira promosso dall’Università di Saint Etienne (2 giorni di convegni e 4 di mostre), conobbi invece Corinne Rey, più nota come Coco: in quella circostanza fu allestita una mostra con le mie e con le sue opere. Alcuni amici in comune, che ho contattato l’altro ieri, dopo che ho appreso della notizia della strage, mi hanno raccontato che è stata proprio lei, mentre si accingeva ad entrare in redazione, ad essere costretta, sotto la minaccia delle armi, a digitare il codice che consente l’apertura della porta. Fortunatamente si è salvata».
Piccione si è spesso “confrontato” con Wolinski: in terra francese, ha avuto la possibilità di dialogare sulla satira.
«Parlava bene l’italiano (credo che sua madre fosse di origini italiane) e, quindi, con lui era più semplice comunicare» ci riferisce Paolo Piccione. «Apprezzava i miei disegni per i loro colori brillanti. Spesso discutevamo sul fatto che in Italia la satira è praticamente quasi scomparsa: i giornali preferiscono evitarla, anche per non andare incontro a querele e a rischio di risarcimenti onerosi.
E’ una tragedia che mi ha molto colpito, sia perché conoscevo molte delle vittime, sia perché dalla Francia ho ricevuto tanti riconoscimenti e tante gratificazioni. Quale ripercussione avrà la satira dopo questa strage? La paura non mancherà. Ma sono convinto che proprio la satira, che sbeffeggia la grettezza e il bassissimo profilo di questi pazzi scatenati, sia la migliore arma per vincere il fanatismo religioso».
(Nelle foto, in alto uno schizzo di Wolinski donato a Paolo Piccione e in basso il vignettista francese insieme a quello manduriano)











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