giovedì 28 novembre 2024


12/01/2015 20:50:02 - Manduria - Attualità

Due storie di successo professionale che si intrecciano e che diventano, per una mattina, un esempio da imitare per tanti studenti

 
Con la determinazione e con l’impegno, nessun traguardo può essere precluso. E’ questo il messaggio che Donald Joseph D’Amico, direttore della Clinica Oculistica dell’Università di New York, specialista di fama mondiale, e Teresio Avitabile, manduriano doc, direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Catania, hanno voluto lanciare ai tanti studenti che l’altro ieri hanno gremito l’aula consiliare. Due specialisti della scienza oculistica di primissimo livello, che hanno aderito all’iniziativa promossa dal Rotary Club e dall’Inner Wheel Club di Manduria, e sostenuta dall’Amministrazione.
E’ stato proprio il prof. Abitabile ad invitare il collega D’Amico in Puglia: hanno dapprima partecipato ad un convegno scientifico che si è svolto in zona e, poi, il luminare statunitense, i cui nonni erano originari di un piccolo paese della Sicilia, hanno accettato di un buon grado di conoscere la città natale del collega.
«Mi aspettavo una città moderna, invece ho trovato una città ricca di storia e di cultura» ha affermato Donald Joseph D’Amico, con il suo italiano quasi perfetto. «I miei nonni, quando ero piccolo, mi hanno vietato di imparare l’italiano: temevano che avrei poi avuto problemi ad assimilare l’inglese. La vostra lingua l’ho imparata negli ultimi anni».
D’Amico è l’esempio di come, pur partendo dal basso, si possono raggiungere quelle vette professionali con ognuno sogna.
«I miei nonni mi hanno inculato l’amore per il lavoro. Mio padre morì quando ero piccolo» ha raccontato. «Mia madre, a quel punto, dovette assumersi l’onere di portare avanti la famiglia con mille sacrifici. E’ riuscita a farci crescere nel migliore dei modi: grazie ai suoi sforzi, ora ha un figlio dentista, uno medico e uno avvocato».
Anche Teresio Avitabile, che in più passaggi ha rimarcato l’amore mai dissolto per la “sua” Manduria, ha stimolato i ragazzi a credere sempre e a non mollare mai. Fra le varie slide delle fasi più importanti della sua vita, ne ha inserita una completamente nera.
«Non è un errore» ha chiarito. «Nella mia carriera, dal 1986 al 2001, ho avuto un periodo buio. Ma non bisogna mai scoraggiarsi: mia madre diceva che dietro le nuvole c’è sempre il sole. Con l’impegno, la luce arriverà».
Sono intervenuti il sindaco Roberto Massafra, il presidente del Rotary Giovanni Galeandro, la presidente dell’Inner Club Linda Quero, la dirigente dell’Einaudi Elena Silvana Cavallo. Ha moderato i lavori Giampiera Montesardo.











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