Il consuntivo della rassegna “Quel che l’autunno … Riserva”
Anche d’autunno, l’area delle Riserve e quella delle testimonianze storico-archeologiche della città continuano ad attrarre turisti.
“Saper inventare, saper investire”: è stato questo il motto vincente delle Riserve Naturali del Litorale Tarantino Orientale e dell’associazione “Profilo Greco”, che hanno chiuso la fitta agenda di appuntamenti di “Discovering Salento”, il progetto di valorizzazione territoriale dell’Agenzia Regionale del Turismo “Puglia Promozione”: oltre 1.000 presenze (di cui circa 350 trecentocinquanta nel solo week end relativo alla Festa dell’Albero), a dimostrazione del successo del piano di educazione e di sensibilizzazione ambientale attuato dalle Riserve.
«Un traguardo inaspettato, divenuto motivo di vanto ed orgoglio per un’area protetta che solo nel 2011, con i ben tredici appuntamenti di “Città aperte” e il weekend promosso da Telethon con “Walk of life”, contò un totale di circa 400 presenze» è riportato in un comunicato delle Riserve. «Erano solo i primi passi di un cammino che sta portando lontano.
La capacità di inventare una programmazione ad ampio respiro, tale da coinvolgere in modo trasversale tutte le età, con le loro rispettive esigenze; l’attitudine all’accoglienza, come testimoniato dalla periodica presenza dei gruppi scout delle province di Taranto, Brindisi e Lecce; la professionalità acquisita, che permette di investire su utili collaborazioni, consolidate dal senso di fiducia, con l’Agenzia Regionale del Turismo - PugliaPromozione, o il Touring Club Italia, nonché con le tante associazioni locali, hanno permesso di raggiungere il risultato delle mille presenze, in soli due mesi di attività con “Quel che l’autunno.. Riserva”, nell’ambito del progetto Discovering Salento.
Un’avventura che sembrava un azzardo, poiché si poneva come obiettivo il dimostrare la possibilità di destagionalizzare il flusso turistico in Puglia.
Sole, arcobaleno, neve e freddo rigido: non è mancato nulla. Il patrimonio naturalistico, storico o enogastronomico del nostro meraviglioso Salento permette e promette di affascinare fino a conquistare il turista più pigro o irriducibile, coinvolto in un’esperienza sensoriale fatta di ascolto di racconti che sono come poesie, di degustazione dei sapori tipici, di odori di Salento e di storia, di visita dei tanti monumenti che hanno riaperto le loro porte tornando a vivere e trovando una loro collocazione nel quadro di un’ offerta turistica programmata».