giovedì 28 novembre 2024


18/01/2015 19:27:53 - Manduria - Attualità

L’Autorità Idrica Pugliese: «L’onere finanziario per rendere possibile l’adeguamento rientrerà a carico della tariffa, salvo ulteriori risorse che si rendessero disponibili»

 
«Vi è la possibilità di adeguare ulteriormente il depuratore alle disposizioni del Decreto Ministeriale 185 del 2003 in modo tale da utilizzare la condotta sottomarina solo in maniera residuale. L’onere finanziario per rendere possibile l’adeguamento rientrerà a carico della tariffa, salvo ulteriori risorse che si rendessero disponibili».
Dall’affermazione del direttore generale dell’Autorità Idrica Pugliese, Vito Colucci, contenuta nel verbale dell’incontro del 9 gennaio scorso a Bari, emerge un altro dato sinora sottaciuto: le tecnologie del depuratore a servizio di Manduria e Sava potranno essere migliorate (dall’iniziale Tabella 1-2, con la quale ci si limita a frullare i reflui, alla Tabella 4 Super, che consente il loro affinamento e la loro sanificazione), ma a pagare l’investimento dovranno essere gli utenti. La somma necessaria, come si evince dal passaggio contenuto nel verbale, sarà poi spalmata sulla tariffa che i contribuenti di Manduria e di Sava dovranno versare per usufruire del servizio. Forse è proprio per questo che, nonostante da quasi quattro anni si continui a promettere il miglioramento delle tecnologie previste non progetto, non è mai stato approvato un atto ufficiale in tal senso: se non “si renderanno disponibili ulteriori risorse”, la Regione o l’Acquedotto anticiperanno i soldi, che sarebbero poi prelevati dalle tasche dei contribuenti.
Oltre al danno (lo scarico in mare dei reflui), si profila, insomma, anche la beffa: il miglioramento delle tecnologie sarà pagato dai contribuenti di Manduria e di Sava.
Mentre il rappresentante dell’Arneo ha ribadito la disponibilità a utilizzare parte dell’acqua affinata per l’irrigazione dei campi nei mesi estivi in circa 125 ettari, previa realizzazione della condotta di collegamento e della ripristino della rete irrigua esistente, con lavori che verrebbero a costare 3,8 milioni di euro, il sindaco di Manduria, Roberto Massafra, ha fatto mettere a verbale le proprie considerazioni sulla vicenda.
«Prendo atto delle dichiarazioni di Aqp, la cui posizione sembra determinata, più che da considerazioni tecnico-scientifiche, dagli obblighi contrattuali contratti» ha affermato il sindaco. «Esprimo la mia pregiudiziale sulla condotta sottomarina, ribadendo che spetta agli organi politici dirimere la quesione. Le considerazioni tecniche espresse dal prof. Chiaia non rappresentano di per sé un elemento condizionante al fine della costruzione della condotta sottomarina. Siamo pronti ad accogliere qualsiasi soluzione tecnica che escluda la condotta».

 

 

 

 

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