All’ordine del giorno la mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Dimonopoli
Tornerà a riunirsi lunedì 9 febbraio il massimo consesso elettivo di Manduria. Anche se la seduta non è stata ancora ufficialmente convocata, la data è stata concordata nel corso di una riunione dei capigruppo.
All’ordine del giorno, oltre al riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio e, conseguentemente, all’approvazione degli atti necessari per la loro liquidazione, anche la discussione della mozione di sfiducia che alcuni consiglieri di minoranza hanno rivolto al presidente del Consiglio Comunale, Nicola Dimonopoli.
Alla base della mozione vi è, principalmente, la conduzione dei lavori dell’ultimo Consiglio Comunale. Al presidente Dimonopoli, infatti, i firmatari della mozione contestano il non aver sciolto la seduta quando, al secondo appello, hanno risposto solo 12 presenti (ovvero meno della metà del plenum). Come si ricorderà, sull’episodio sono state depositate delle denunce sia presso la sezione Digos del Commissariato di Polizia di Manduria, sia presso la Compagnia dei Carabinieri, sempre di Manduria. Inoltre, anche il Prefetto, cui si erano rivolti alcuni consiglieri, ha chiesto maggiori dettagli al Comune di Manduria.
E’ stata sostanzialmente risolta, invece, la seconda inadempienza che era stata addebitata al presidente del Consiglio Comunale: il mancato funzionamento delle Commissioni consiliari dal luglio scorso, ovvero da quando ebbe luogo il rimpasto della coalizione di maggioranza. Negli ultimi giorni (come già annunciato), non solo ogni partito ha indicato i rispettivi rappresentanti nelle sei Commissioni, ma si è anche proceduto alla elezione dei presidenti.
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“Non un rito ma il culto della memoria
Tributo a Elisa Springer”