L’opera pubblica finanziata grazie al programma Bollenti Spiriti
Si è svolta venerdì pomeriggio a Uggiano Montefusco presso la ex-scuola materna in via dell’Osservatorio l’inaugurazione del cantiere che vedrà la realizzazione del centro polifunzionale “Nuova Messapia” grazie alla partecipazione del comune di Manduria al programma Bollenti spiriti – Laboratori umani.
Un immobile dimesso, in pieno degrado, rivivrà grazie ad un co-finanziamento di Regione e amministrazione locale per un totale di 770.000 euro (70.000 a carico dell’amministrazione comunale) per divenire teatro di una serie di iniziative dedicate a giovani e mondo associativo impegnato nel campo del sociale e della cultura.
La partecipazione al bando di “Bollenti spiriti” è stata possibile grazie alla presentazione di un accordo di rete tra associazioni e scuole. Un accordo consuntivo, flessibile ed aperto che per adesso ha visto la partecipazione di: Nove muse, Taranta mix, Pagine verticali, Pro Loco Manduria, Mhoca, Naturalmente a Sud, Le mura, il Giardino degli ulivi e la scuola media statale Marugj Frank.
Da oggi prenderanno il via i lavori che dovranno essere ultimati entro 240 giorni. Nel frattempo l’amministrazione dovrà indire una pubblica gara per individuare il gestore che dovrà essere incaricato dello “start – up” del progetto, per il quale saranno investiti 154.000 euro del totale della somma finanziata.
All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco Massaro, il vice-sindaco nonché assessore ai lavori pubblici Gregorio Dinoi, l’assessore alle politiche giovanili Franca Fusco, l’assessore alle attività produttive Emiliano Pacifico, il presidente del consiglio comunale Gianni Vico, Roberto Covolo, in rappresentanza della squadra di Bollenti Spiriti e don Salvatore Rubino, che ha benedetto il cantiere.
Il sindaco Massaro, nel suo intervento, ha voluto sottolineare l’importanza del recupero di un’opera pubblica dimessa sulla via dell’inesorabile degrado, con l’intento di consegnare ai giovani di Manduria e di Uggiano un centro per l’integrazione e lo sviluppo della creatività e di fuggire dai troppo facili alibi di chi sottolinea sempre la mancanza di strutture adeguate ad ospitare le attività giovanili.
Roberto Covolo, invece, ha concluso la serie di interventi appellandosi proprio ai giovani, affinché siano vigili e seguano le fasi della realizzazione di questa importante opera pubblica ed esercitino qual controllo sociale che garantisca la trasparenza dell’iter in tutte le sue fasi.
Angela Mariggiò