A segnalare quest’ennesimo episodio di scempio del patrimonio naturale è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri: in seguito ad un suo dettagliato esposto, il Corpo Forestale dello Stato ha compiuto un sopralluogo
In un’area di circa 2.000 metri quadrati, prospiciente l’arenile di un tratto di litoranea fra San Pietro in Bevagna e Torre Colimena, ignoti hanno spianato un tratto di circa 2.000 metri quadrati di macchia mediterranea, caratterizzato da una folta vegetazione (arbusti di leccio, mirto, filliria, timo, ginestra).
A segnalare quest’ennesimo episodio di scempio del patrimonio naturale è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri: in seguito ad un suo dettagliato esposto, il Corpo Forestale dello Stato ha compiuto un sopralluogo.
«Ma questo è soltanto uno dei tanti attacchi che ogni giorno viene perpetrato ai danni dell’ambiente e dell’habitat del patrimonio naturale da parte di pochi speculatori e incoscienti, che non si fanno scrupoli nel devastare le aree di alto pregio
per il loro profitto, incuranti dei danni che provocano a tutta quanta la comunità» rimarca Mimmo Carrieri in una nota diffusa alla stampa. «Un altro episodio si era verificato alcune sere fa, sempre nella località balneare di San Pietro in Bevagna. All’interno dell’area del fiume “Chidro”, che fa parte della Riserva Naturale del Litorale Orientale Tarantino, una persona, con l’ausilio di una motosega, era intenta a procurarsi legna, tagliando arbusti e rami di alberi. Nella circostanza, grazie all’immediato intervento di una pattuglia di Carabinieri, da me chiamati ad intervenire sul posto, è stato sorpreso in flagranza di reato».
Nella maggior parte delle occasioni, soprattutto durante la stagione invernale (quando la zona del litorale è pressoché abbandonata), i malfattori riescono a farla franca.
«Conoscere, amare e rispettare la natura e il patrimonio ecologico e faunistico dovrebbe essere un imperativo per tutti coloro che hanno a cuore il destino dell’inestimabile patrimonio naturale» è la riflessione finale di Carrieri. «Ma purtroppo, stando ai risultati, così non è!».
DISSUASORI DI VELOCITA’ – Ieri mattina, dalle 9 alle 13, in piazza delle Perdonanze, a San Pietro in Bevagna, l’associazione “Manduria Migliore”, nell’ambito dell’iniziativa “MiglioriAmo Manduria” e in collaborazione con l’associazione “Io amo San Pietro in Bevagna”, ha lanciato una raccolta di firme finalizzata alla richiesta dell’installazione dei dissuasori di velocità all’ingresso dell’abitato.
“Continua l’iniziativa “MiglioriAmo Manduria” è riportato in una nota. “Il nostro obiettivo è quelli di proporre all’attenzione degli amministratori piccoli problemi facilmente risolvibili con la buona amministrazione e con minimi impegni di spesa, ma che ciò nonostante vengono trascurati e diventano per gli abitanti veri e propri disservizi”.
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E’ in rete la seconda puntata del “Prudenzano News”
“Non un rito ma il culto della memoria
Tributo a Elisa Springer”