giovedì 28 novembre 2024


10/02/2015 09:59:55 - Manduria - Attualità

Il ringraziamento della famiglia alla città

Colpiti e, in alcuni casi, disorientati per la perdita di Angelo, amico e compagno di scuola, gli studenti della II C della scuola secondaria di primo grado “Prudenzano” di Manduria hanno incontrato, al loro ritorno a scuola dopo i funerali, la psicoterapeuta Veronica Buccoliero.
Angelo aveva appena 12 anni. Da più di quattro conviveva con una terribile malattia. La scuola e la città si sono strette attorno alla sua famiglia.
«Ringraziamo amici e conoscenti che hanno partecipato al nostro inconsolabile dolore» sono le parole dei due genitori di Angelo, Antonello e Primula. «Nella memoria resterà imperituro il ricordo di quanti si sono stretti intorno a noi nel momento del distacco dal nostro amatissimo figlio. I palloncini liberati dai compagni di scuola hanno accompagnato Angelo in cielo con l’amore che solo i bambini sanno prendere e rendere. È con questa certezza che accresceremo il suo ricordo, così che Angelo non si senta solo senza mamma e papà».
Nella classe II C resta però un vuoto “ingombrante”. La perdita di una persona amata, nell’età adolescenziale, non è facile da metabolizzare.
«L’adolescente, così come l’adulto, non è mai pronto a salutare per sempre una persona amata. Egli va accompagnato verso l’espressione di sé e del proprio sentire» sostiene la psicologa Buccoliero. «Dietro alla perdita si nascondono la rabbia, il dolore, la paura, la mancanza. Tutte emozioni che i ragazzi hanno bisogno innanzitutto di riconoscere dentro di sé, per non sentirsi disorientati. Una volta riconosciute, queste emozioni vanno esplorate.
Noi lo abbiamo fatto attraverso il dialogo, occhi negli occhi, attraverso la scrittura, che è spesso uno dei mezzi più amati dai giovani e attraverso la cosiddetta drammatizzazione, concedendoci di utilizzare creativamente la fantasia e di creare un rituale utile per dire “ciao”.
L’obiettivo con i ragazzi della II C era “tirar fuori”, “non ingoiare il boccone amaro”, prendersi del tempo per elaborare un lutto così importante. Insieme abbiamo condiviso pensieri ed emozioni collegate alla perdita di un grande compagno di classe.
Il pudore nei confronti del dolore e delle proprie lacrime va superato, a vantaggio di una libera espressione di sé e della propria autentica identità. Fingere non serve e può risultare anche dannoso. Il dolore è un’emozione come tutte le altre e come tale va accettata, con dignità»
Mercoledì, alle 18, sarà celebrata, presso la chiesa del Rosario, una messa in ricordo di Angelo.










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