giovedì 28 novembre 2024


10/02/2015 10:01:43 - Manduria - Attualità

 

Le forti raffiche di vento hanno fatto crollare un’ampia parte (diverse decine di metri) di un lato di recinzione del convento dei Padri Passionisti di Manduria
 
Tragedia sfiorata ieri pomeriggio a Manduria. Le forti raffiche di vento hanno fatto crollare un’ampia parte (diverse decine di metri) di un lato di recinzione del convento dei Padri Passionisti di Manduria. Il tratto in questione è quello di via San Paolo della Croce. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Si sono registrati solo dei danni ingenti ad un furgone e ad un’automobile, che erano parcheggiati nel tratto della strada attiguo al muro crollato. I due veicoli sono stati praticamente semidistrutti.
La fortuna ha voluto che il tratto del muro, indebolito nel corso dei secoli dagli agenti atmosferici, abbia ceduto intorno alle 14,30. Se il crollo si fosse verificato un’oretta prima, ovvero all’orario di uscita degli alunni di una scuola poco distante (l’istituto comprensivo “Prudenzano”), si sarebbe potuta verificare una strage: i pezzi del muro sbriciolato dal crollo hanno infatti superato la metà della carreggiata. Di conseguenza, avrebbero potuto travolgere sia delle auto in transito o, peggio ancora, bambini e genitori di passaggio.
Il rumore del crollo del muro è stato avvertito dalle famiglie che vivono nelle abitazioni di via San Paolo della Croce, che hanno dato immediatamente l’allarme. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, che hanno provveduto a verificare innanzitutto che non vi fossero delle vittime sotto le macerie, e i vigili urbani, che hanno chiuso al traffico il tratto interessato dal crollo.
Si è trattato, però, di un crollo “annunciato”. Nel mese di ottobre, infatti, il sindaco di Manduria, Roberto Massafra, emise un’ordinanza di diffida rivolta proprio ai Padri Passionisti di Manduria, in cui si faceva riferimento al pericolo di crollo. In particolare, si indicava come più precaria la tenuta del tratto di muro di cinta che si trova dal lato opposto, ovvero quello della stazione ferroviaria.
I tecnici dell’Ufficio Urbanistico del Comune eseguirono un sopralluogo nel mese di aprile del 2014 e, poi, ad ottobre fu emessa l’ordinanza.
«Il muro è interessato in più parti da gravi lesioni che hanno determinato la sconnessione dei conci di tufo di cui è costituito, causando uno svirgolamento sul piano orizzontale con possibilità di ribaltamento e caduta sulla pubblica via» si legge in quell’ordinanza.
Evidentemente, i Padri Passionisti non hanno ancora ottemperato a quell’ordinanza, visto che nessun tipo di lavoro (neppure di messa in sicurezza), a circa 4 mesi dalla sua sottoscrizione, è stato effettuato.

Ora si pone il problema della sicurezza in tutto il perimetro del convento.

 











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