giovedì 28 novembre 2024


15/02/2015 07:53:04 - Manduria - Attualità

L’esempio della struttura di San Pietro in Bevagna che sino a qualche anno fa ospitava il ristorante “Tutti Frutti”

Sino a qualche tempo fa era stato concesso in uso a privati, che vi avevano ricavato un avviato ristorante, con annessa pizzeria. Creava ricchezza e offriva un servizio. Poi, alcuni anni fa, fu stabilita, nel rispetto delle disposizioni di legge, la revoca dell’affidamento e il passaggio del bene immobile al Comune. Da allora, la struttura, che si trova a San Pietro in Bevagna, a poche decine di metri dal fiume Chidro, è in completo stato di abbandono, come si può notare dalla foto.
All’interno c’è di tutto: rifiuti di ogni genere e siringhe in primis. Sino a un po’ di tempo fa, era stato anche scelto da alcuni extracomunitari, venditori ambulanti, come ricovero per trascorrervi le notti estive. Più volte il Comune di Manduria è dovuto intervenire per ripulirlo e per mettere in sicurezza l’area. Sino alla decisione di murare porte e finestre per impedirne l’ingresso.
Un’altra struttura, che è stata sul punto di essere utilizzata a fini sociali, è l’appartamento che si trova in contrada Giardinello. Si tratta di un rustico in tre piani, che sviluppa circa 700 metri quadrati di copertura. Era stato scelto per creare uno sportello cui potevano rivolgersi gli extracomunitari per ottenere aiuto e assistenza.
Anche questo percorso, osteggiato da parte dei residenti nella zona, si è poi interrotto.
L’unico bene immobile utilizzato (da quel che ci risulta) si trova sempre a San Pietro in Bevagna.
«L’avevamo inizialmente scelto» ha ricordato il vice sindaco, con delega al Patrimonio, Gianluigi De Donno, durante il convegno dell’altro ieri sera, «per ubicarvi una sede estiva del Commissariato di Polizia. Poi, però, sopraggiunsero delle difficoltà per spostare dei poliziotti nella frazione estiva e, così, l’abbiamo utilizzato come sede del Pronto Soccorso estivo. Scelta che ci ha consentito di risparmiare il fitto che il Comune versava per le precedenti sedi di questo servizio».
Ci risulta, infine, che, almeno un paio di beni confiscati siano abitati da altrettante famiglie: non sappiamo se attraverso un’assegnazione o attraverso l’occupazione abusiva.

 

 

 

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E’ in rete la seconda puntata del “Prudenzano News”
“Non un rito ma il culto della memoria
Tributo a Elisa Springer”










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