La segretaria del Pd, Katia Malagnino, e i due consiglieri comunali, Maria Grazia Cascarano e Amleto Della Rocca, ritengono l’atto della maggioranza in contrasto con le esigenze della cittadinanza
«Il Pd non può esimersi dal censurare la proposta di deliberazione di utilizzare un’area privata per uso parcheggio nel centro di Manduria».
La segretaria del Pd, Katia Malagnino, e i due consiglieri comunali, Maria Grazia Cascarano e Amleto Della Rocca, ritengono l’atto della maggioranza in contrasto con le esigenze della cittadinanza.
«I costi di canone di locazione (87 mila euro) per utilizzare un terreno che non ha alcuna destinazione urbanistica, se non quello di verde pubblico, sono sicuramente esorbitanti rispetto all’effettivo valore di stima del terreno che andrà a locarsi» è sostenuto dal Pd. «Inoltre, tenuto conto della esigua capacità economica del Comune, il Pd ritiene che il Comune avrebbe dovuto dapprima ricercare delle aree di sua proprietà da destinare all’uso di parcheggio, evitando in tal modo di pagare canoni di locazione elevati ai privati. Tra queste, quelle situate sulla via per Avetrana dove vi è un terreno di proprietà pubblica completamente abbandonato. Oppure, come già proposto dai consiglieri del PD, il Comune di Manduria potrebbe effettuare degli interventi in economia, riducendo le dimensioni di alcuni marciapiedi (quali quelli esistenti sul viale Mancini) e ricavare delle aree di parcheggio.
Anche la localizzazione dell’area privata scelta, da adibire a parcheggio, situata nel cuore di Manduria, alle spalle di piazza Garibaldi, mal si concilia con quello che è il proposito espresso dalla maggioranza dell’attuale Amministrazione, ovvero rendere il centro storico zona esclusivamente pedonale.
Anche il piano finanziario allegato alla delibera in questione merita censura da parte del Pd. Va, infatti, evidenziata una sovra stima delle remunerazione dell’“investimento”, che prevede ricavi determinati per 365 giorni l’anno. In tutte le altre città, perfino capoluoghi di provincia come Lecce o Taranto, infatti il pagamento del parcheggio non è dovuto nei giorni festivi, le domeniche.
Inoltre, la locazione ha una durata di sei anni, che espone il Comune al serio rischio, alla scadenza, di vedersi non rinnovato il contratto dalla proprietà, che, avuta la modifica di destinazione d’uso del terreno, potrebbe ben scegliere di gestire personalmente l’area, proponendo una concessione ben lontana dalla rimuneratività attesa oggi dal Comune.
Questi i motivi che hanno indotto il Pd, con i suoi consiglieri (Cascarano e Della Rocca) a opporsi all’approvazione della delibera per utilizzare aree private quali parcheggio. Una scelta di opposizione che si è mossa nell’interesse della cittadinanza».
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“Non un rito ma il culto della memoria
Tributo a Elisa Springer”