Il provvedimento approvato dalla Regione Puglia riguarda gli aiuti agli investimenti delle micro, piccole e medie imprese turistiche
Ghiotte novità in materia di finanza agevolata nel settore turistico. Il provvedimento, approvato dalla Regione Puglia l’altro ieri, riguarda gli aiuti agli investimenti delle micro, piccole e medie imprese turistiche, è stato illustrato, nel corso del convegno sulla qualità dell’accoglienza turistica, da Giovanni Forte.
«Gli aiuti previsti dal bando sono finalizzati ad ampliare e riqualificare le strutture turistico-alberghiere, a costruire o ammodernare gli stabilimenti balneari, a realizzare e gestire gli approdi turistici, a restaurare edifici rurali, masserie, torri e trulli per trasformarli in alberghi e a realizzare aree verdi» ha reso noto Giovanni Forte, di Smile Puglia. «Sono previsti impegni per 15 milioni di euro attraverso il bando “Titolo II Turismo”, che sta per essere pubblicato sul bollettino ufficiale, destinato alle micro piccole e medie imprese del turismo, per renderle ancora più competitive sul mercato globale.
Per le micro e piccole imprese i piani d’investimento saranno compresi tra un minimo di 30mila euro a un massimo di 2 milioni. Per le medie imprese si potrà arrivare a 4 milioni di euro.
Per le micro e piccole imprese i piani d’investimento saranno compresi tra un minimo di 30mila euro a un massimo di 2 milioni. Per le medie imprese si potrà arrivare a 4 milioni di euro.
L’intensità massima di aiuto è fissata al 45% per le piccole imprese e al 35% per le medie.
Potrà essere, inoltre, erogato un contributo aggiuntivo fino al 20% dell’investimento e all’importo massimo di 400 mila euro per le piccole imprese e 800 mila per le medie e per le imprese che hanno conseguito il rating di legalità. L’importo massimo del contributo sarà elevato rispettivamente a 450mila e 850mila euro».
Gli interessati potranno presentare le domande a partire dal 9 marzo.
«Sono ammissibili le spese per l’acquisto del suolo aziendale e le sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali; per le opere murarie e assimilabili; per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività di rappresentanza; per gli investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
In caso di acquisto di un immobile, sono ammissibili esclusivamente i costi di acquisto da terzi, purché la transazione sia avvenuta a condizioni di mercato.
Le spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori sono ammissibili nel limite del 5%».
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fra rito e Fede”