A lanciare l’appello è l’associazione “Riprendiamoci il pianeta - Movimento di resistenza umana”
“Salviamo i nostri ulivi”.
A lanciare l’appello è l’associazione “Riprendiamoci il pianeta - Movimento di resistenza umana”, che promuove, per questa sera, alle 18,30, presso il Consorzio Produttori Vini di Manduria, un “incontro tra soluzioni e consapevolezza” su questo tema che sta preoccupando, non poco, tutti gli operatori del settore.
A discutere sul diffondersi dell’Xylella Fastidiosa saranno ambientalisti e naturalisti. Tre le relazioni previste. “Cosa possiamo fare per salvare i nostri ulivi?” sarà il tema dell’intervento di Giulio Fittipaldi, agronomo, botanico, naturalista, presidente dell’associazione “Vavilov”, che fornirà soluzioni tradizionali ed alternative per aiutare gli ulivi a crescere sani in un ambiente naturale. Sarà poi la volta di Alessandra Forti, presidente dell’associazione “Terra Libera dai Veleni”, costituitasi in valle D’Itria, che si batte per riportare l’ambiente agricolo ad uno stato naturale. Relazionerà sul tema “Le campagne sono ormai più inquinate delle città! Ci credete?”.
Sarà poi la volta di Mattia Pantaleone, rappresentante di “Nautilus Oria”, agricoltore, esperto di Agricoltura Rigenerativa, che parlerà di come recuperare lo stato di salute del suolo, delle piante e delle persone, partendo dall’agricoltore e dal campo. “Rigenerare i terreni per rigenerare l’economia” il tema della sua relazione.
«In questo incontro impareremo come aumentare la produzione e la redditività, migliorare la qualità delle olive, ottimizzare i tempi, limitare i costi di gestione, aumentare la sicurezza per gli operatori, non intossicarsi, non inquinare la terra, l’acqua e l’aria, creare nuovo lavoro» annunciano gli organizzatori dell’incontro odierno. «La Puglia è una terra generosa: pensiamo a quanti frutti ci regala senza chiedere nulla in cambio.
L’ulivo è uno dei simboli dell’economia agricola pugliese. Il nostro olio viene sempre più apprezzato ed esportato in tutto il mondo.
Ma quest’anno la produzione olivicola è stata bassissima in tutta Italia: la colpa non è solo del clima.
Potature selvagge, arature che distruggono radici e capillari, diserbo sulle radici e trattamenti con fitofarmaci sulle foglie, stanno inaridendo i terreni ed indebolendo i nostri ulivi. E’ sotto gli occhi di tutti quello che è successo in Salento.
La chimica utilizzata oggi in agricoltura è subdola, invisibile, ma la respiriamo, penetra nel terreno, nelle falde acquifere, nei frutti, nei cibi che mangiamo noi ed i nostri animali, nel nostro corpo.
Le campagne sono ormai più inquinate delle città: tumori e linfomi colpiscono tutti indiscriminatamente.
Ma non tutto è perduto. Possiamo ancora fare qualcosa per salvare la nostra terra ed i nostri ulivi, migliorando anche la qualità dei nostri prodotti e della nostra vita».
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E’ in rete la terza puntata del “Prudenzano News”
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