«L’assemblea dei sindaci, deputata per statuto a stabilire le scelte e i programmi del SAC, non si è mai riunita. A queste condizioni, qual è e quale sarà il nostro ruolo?»
Il vice sindaco di Manduria, Gianluigi De Donno, ha lamentato il comportamento molto accentratore del comune capofila, Nardò, che ha assunto autonomamente ogni iniziativa, senza ascoltare eventuali proposte da parte degli altri comuni che aderiscono al Sistema Ambientale Culturale.
Dalla presentazione dell’altro ieri sera, si è avuta nitidamente l’impressione che il “piatto” sia già pronto e che molti comuni (sicuramente Manduria e Avetrana), siano stati relegati, almeno per questa prima annualità, ad un ruolo marginale. Con un gioco di parole, potremmo dire che si sono ritrovati, insomma, in un .. cul de SAC.
«All’incontro di Nardò, in programma nei prossimi giorni, chiederemo spiegazioni» ha protestato De Donno. «Una siffatta gestione non ci interessa: potremmo decidere di uscire fuori da questo SAC».
L’altra perplessità è legata ai termini decisamente ristretti entro i quali la programmazione del primo anno deve essere completata: il 30 giugno prossimo. Sarà insomma necessaria una corsa contro il tempo per utilizzare tutti i finanziamenti (850mila euro). Nella speranza che siano investiti per interventi che avranno un reale ritorno per l’intero territorio.
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E’ in rete la terza puntata del “Prudenzano News”
“La processione arborea di San Pietro in Bevagna
fra rito e Fede”