giovedì 28 novembre 2024


11/04/2015 08:37:48 - Manduria - Attualità

In attesa che decolli la differenziata, nonostante una capienza complessiva di oltre 229mila tonnellate, i quattro impianti della provincia di Taranto hanno lavorato appena, nel corso del 2013, 17.470 tonnellate

Frazione umida, esistono gli impianti, ma non lavorano a regime.
La raccolta differenziata della frazione organica è un altro dei limiti della Puglia. Nella nostra regione esistono undici impianti di lavorazione dell’organico, di cui quattro pubblici e sette privati. I quattro impianti di compostaggio pubblici sono ubicati a Brindisi (autorizzato per trattare 11.000 tonnellate all’anno di frazione umida), per la provincia di Foggia a Deliceto (10.950 tonnellate) e Cerignola (14.600 tonnellate) e per la provincia di Bari a Molfetta (30mila tonnellate).
I privati si trovano a Bitonto (ben 219mila tonnellate), a Calimera (32.850 tonnellate), Ugento (18mila tonnellate) e, per la provincia di Taranto l’Eden 94 di Manduria (90mila tonnellate), l’Aseco di Marina di Ginosa (80mila tonnellate), la Progeva di Laterza (45mila tonnellate) e l’Amiu di Statte (14.600 tonnellate).
La capacità di questi impianti viene solo parzialmente sfruttata. In attesa che decolli la differenziata, nonostante una capienza complessiva di oltre 229mila tonnellate, i quattro impianti della provincia di Taranto hanno lavorato appena, nel corso del 2013, 17.470 tonnellate. La maggior parte della frazione umida dei rifiuti, insomma, finisce nell’indifferenziato.

 

 

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