giovedì 28 novembre 2024


12/04/2015 09:56:21 - Manduria - Attualità

L’intervento di Domenico Bosco al convegno promosso da Coldiretti

Sino al 2018, al settore agricolo italiano arriveranno, ogni anno, circa 337 milioni di euro. La Politica Agricola Comune ha previsto un taglio del 10% delle risorse, ma il budget per il comparto vitivinicolo resta intatto.
Domenico Bosco, responsabile dell’Ufficio Vitivinicolo di Coldiretti nazionale, ha illustrato, ad una folta platea di addetti ai lavori, le novità relative al mondo enologico introdotte nella riforma della PAC, soffermandosi, in particolare, sui temi della competitività e della semplificazione.
«La riforma della Pac nel settore vitivinicolo» ha evidenziato Domenico Bosco, «prevede delle novità ma anche delle conferme sia in termini di risorse che di regole. Vi sarà un sostegno alla ristrutturazione e alla riconversione per motivi sanitari e una nuova misura di ricerca e sviluppo per migliorare la qualità dei prodotti e l’impatto ambientale. E’ stato introdotto il pagamento unico disaccoppiato per i produttori di uva».
Rimarcando la convinzione che nel futuro del settore vi sarà sempre più spazio solo i vini a denominazione di origine controllata, Bosco ha reso noto che i vigneti saranno esentati dall’obbligo di greening (non obbligo di mantenere le aree di interesse ecologico), e ha dettagliato le norme di gestione del potenziale produttivo, basate non più sui diritti, bensì su un nuovo sistema di autorizzazione degli impianti viticoli.
«Gli impianti e i reimpianti di vigneti sono consentiti solo previa concessione, ai produttori interessati da parte degli stati membri, di una autorizzazione che sarà gratuita, espressa in ettari e legata ad una specifica superficie» ha spiegato il rappresentante della Coldiretti. «Gli stati membri concedono autorizzazioni fino all’uno per cento annuo della superficie vitata nazionale (poiché in Italia la superficie vitata è di 650mila ettari, potranno esservi nuove autorizzazioni per 6.500 ettari), ma hanno la facoltà di ridurre questa percentuale e limitarne il rilascio in zone specifiche, tenendo conto delle raccomandazioni dei Consorzi di tutela o delle organizzazioni dei produttori.
Gli stati membri fissano criteri di ammissibilità obiettivi e non discriminatori. Se gli ettari richiesti sono inferiori alla percentuale fissata, le richieste di autorizzazione considerate ammissibili sono tutte accettate. Se invece le richieste ammissibili sono superiori alla percentuale fissata, le autorizzazioni sono concesse in proporzione o in base a criteri di priorità: giovani produttori, requisiti ambientali, ricomposizione fondiaria, sostenibilità economica».

 

 

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“Miki Formisano, un uomo in un corpo di donna con una storia da raccontare”










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