giovedì 28 novembre 2024


14/04/2015 16:25:12 - Manduria - Attualità

Legambiente: «Teniamoci uniti ed avremo la forza per farcela»

Legambiente resta fiduciosa nel raggiungimento dell’obiettivo comune: scongiurare la realizzazione della condotta sottomarina del depuratore.
«La scelta di realizzare un tubo e di scaricare in mare i reflui del depuratore è sbagliata e contro quella si deve creare un fronte comune senza condizioni» sostiene Giuseppe De Sario, presidente di Legambiente di Manduria. «Legambiente ha sempre appoggiato ed appoggerà qualsiasi soluzione alternativa che sia legalmente compatibile con l’ordinamento dello Stato, con la tutela dell’ambiente e con la salvaguardia del paesaggio senza imporre soluzioni alternative in esclusiva per poter avere la forza tutti insieme di impedire innanzi tutto la realizzazione del “tubo”.
Ci sarà modo di discutere uniti sulle soluzioni alternative anche con imminenti incontri informativi - che il nostro circolo ha programmato da tempo - con i cittadini di Manduria ed Avetrana e con la partecipazione di esperti che potranno rendere finalmente tutti edotti sulla pericolosità della realizzazione dello scarico a mare dei reflui del depuratore così come progettato e sulle possibili soluzioni alternative con esempi già sperimentati.
E’ impensabile l’idea di escludere le amministrazioni comunali di Manduria ed Avetrana dal fronte comune del “no scarico a mare “, anzi da tempo abbiamo ritenuto indispensabile l’intervento anche delle Amministrazioni regionale, provinciale e del Ministero dell'Ambiente e di tutte le forze politiche del territorio
Al Ministero dell'Ambiente chiediamo che prenda atto – con assunzione di proprie responsabilità - dello scempio che si vuole mettere in essere con la realizzazione del progetto deliberato dal Consiglio Regionale della Puglia guardando ai numeri relativi ai depuratori con scarico a mare o ancora peggio nel sottosuolo già in essere nel territorio nazionale. Quasi tutti hanno causato gravissimi danni ambientali e la maggior parte sono stati oggetto di procedimenti penali.
La politica del “tubo” ha portato dappertutto come conseguenza acque inquinate da scarichi non depurati adeguatamente con presenze di escherichia coli e enterococchi intestinali che contribuiscono non solo ad inquinare i fiumi e il mare, ma che mettono in pericolo la stessa salute dei cittadini
Sarebbe un imperdonabile errore dividersi sulle soluzioni alternative sulle quali dobbiamo confrontarci senza pregiudizi ed è invece necessario ed indispensabile convergere sul “no scarico a mare” impedendo la realizzazione del progetto così come appaltato».










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