giovedì 28 novembre 2024


17/04/2015 09:12:31 - Manduria - Attualità

La presa di posizione del segretario provinciale di Uiltrasporti Taranto, Bruno Bani

I 18 dipendenti dell’azienda “Manduriambiente”, che ha gestito la discarica di contrada “Chianca” sino al novembre del 2013, saranno licenziati il primo giugno prossimo.
A darne notizia è il segretario provinciale di Uiltrasporti Taranto, Bruno Bani.
«L’Organo di Governo d’Ambito (che è l’organismo composto da tutti i sindaci della provincia, presieduto da Ippazio Stefano), ci è riuscito» è l’amara constatazione di Bani. «Il non voler prendere decisioni, anche al limite di quanto previsto dalla legge, ha portato a questa situazione. Ciò nonostante “Manduriambiente” da più di un anno abbia inoltrato una seria proposta di riavvio dell’attività nei termini di legge, senza ottenere dall’OGA alcuna risposta, né in termini positivi che negativi».
Bani si riferisce al project financing proposto dall’azienda, che prevede il completamento dell’impianto di Manduria con la piattaforma di separazione della frazione umida dalla secca (che sarebbe conferita altrove) e la creazione di nuove volumetrie che sarebbero ricavate dall’asportazione del capping provvisorio, un manto composto da circa 70 centimetri di tufina, con il quale sono state ricoperte le varie vasche.
«Per tale grottesca situazione, tutti i rifiuti prodotti nei 17 Comuni della zona ionico-salentina della provincia, dal mese di novembre 2013 e in virtù di diversi provvedimenti straordinari di proroghe, sono quotidianamente conferiti alla discarica di Massafra, nel silenzio assordante di tutti gli organismi competenti» sostiene Bani, che poi si sofferma su tre aspetti. «L’attuale conferimento dei rifiuti a Massafra risulta essere molto più oneroso, sia per la tariffa alta che i Comuni pagano, sia per i maggiori costi di trasporto: prova ne è il forte rincaro delle tariffe stabilite dai Comuni.
Tutti i sindaci si lamentano (ma solo a parole, a quanto pare), della insostenibile crisi finanziaria che attanaglia i loro Comuni, ma incredibilmente, quando sono chiamati a decidere su tali questioni, all’unanimità e senza batter ciglio, optano per la conferma della soluzione più onerosa.
L’impianto di Massafra riceve quotidianamente tutti i rifiuti urbani della provincia di Taranto, in totale difformità rispetto a quanto stabilito dalla pianificazione regionale, ma tutti gli attori locali (ambientalisti in primis), hanno altro a cui pensare: si stanno preparando tutti a nuove richieste di ampliamento degli impianti esistenti?».
Ad onor del vero, bisogna però chiarire che, nell’ipotesi di un’eventuale nuova vita (a determinate condizioni accettata anche dall’Amministrazione di Manduria) della discarica di contrada “Chianca”, il costo di conferimento sarebbe sensibilmente più elevato rispetto a quello applicato sino al novembre del 2013 (da 45 ad almeno 90 euro a tonnellata), proprio perché bisognerebbe ammortizzare i costi dei nuovi investimenti necessari per separare i rifiuti e per stoccare solo la frazione umida. Sicuramente si risparmierebbe, però, il costo sinora sopportato per trasportare i rifiuti a Massafra.
«La Uil Trasporti, che rappresenta tutti i lavoratori in questa annosa vertenza, comunica di voler adottare tutte le azioni necessarie per la soluzione della problematica dei lavoratori» conclude Bruno Bani. «L’eventuale mancanza di confronto determinerà l’avvio di varie manifestazioni di protesta presso la sede comunale».

 

 

 

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