Luigi Morgante: «L’importo è stato maggiorato illegittimamente del 10% in quanto è stata prevista l’addizionale “ex Eca”, che invece è stata abrogata dal 2009»
«Gli avvisi di pagamento della tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sono errati. L’importo è stato maggiorato illegittimamente del 10% in quanto è stata prevista l’addizionale “ex Eca”, che invece è stata abrogata dal 2009».
Comune di Manduria nuovamente nell’occhio del ciclone. Alla prova d’esordio, la gestione diretta dei tributi sembra essere incappata in un errore che sta disorientando i contribuenti.
A segnalare l’errore è il consigliere comunale di Forza Italia, Luigi Morgante.
«L’Amministrazione Massafra ha posto in essere l’ennesima beffa ai danni dei cittadini di Manduria che in questi giorni stanno ricevendo l’avviso sul tributo dei rifiuti, già maggiorato del 33,39% in più rispetto all’anno scorso» afferma Morgante. «Già questo enorme aumento, di per sé, sta mettendo in grosse difficoltà la famiglie manduriane. Non tutti, in un periodo di grave congiuntura economica, sono in grado di far fronte a questa esosa tassa».
Tassa lievitata sia a causa del conferimento dei rifiuti nella discarica di Massafra, sia perché, in attesa dell’avvio del servizio “porta a porta”, la raccolta differenziata è ai minimi termini.
«L’intero importo del servizio (oltre 6 milioni e mezzo di euro) grava sulle tasche dei contribuenti» ricorda il rappresentante di Forza Italia. «Voglio inoltre ricordare che l’Amministrazione adottò la delibera contenente la determinazione delle aliquote dei tributi ben oltre il termine indicato dalla legge (ovvero il 30 settembre del 2014).
Solo il decreto “mille proroghe”, approvato dal governo Renzi un mese fa, ha sanato questa tardiva approvazione della tariffa della Tari rispetto ai termini di legge previsti e ciò senza che l’attuale Amministrazione abbia avuto mai l’umiltà di ammettere di aver sbagliato».
In questa tornata, però, il problema è un altro.
«Nella delibera numero 94 del Consiglio del 20 ottobre testualmente si legge: “I costi di oltre 6 milioni e mezzo di euro devono essere interamente coperti con il gettito potenziale del 2014, al netto del tributo provinciale e compresa l’addizionale ex Eca”. Nel prospetto, però, alla voce del tributo, l’importo è maggiorato del 10% in maniera del tutto illegittima. Per verificare l’errore commesso è sufficiente dividere l’importo del tributo per i metri quadrati della superficie calcolati e i cittadini di Manduria potranno constatare che la tariffa è maggiorata, probabilmente perché viene erroneamente sommata l’addizionale “ex Eca”, che non doveva essere calcolata».