giovedì 28 novembre 2024


07/05/2015 22:10:53 - Manduria - Attualità

A segnalare lo spettacolo indecoroso presente nelle ultime settimane al parco archeologico della civiltà messapica è l’ambientalista Mimmo Carrieri

 
Erbacce infestanti e graminacee alte, in alcune zone, più di un bambino e le tombe della necropoli, soprattutto nei giorni piovosi, trasformate in cisterne ricolme di acqua putrida.
A segnalare lo spettacolo indecoroso presente nelle ultime settimane al parco archeologico della civiltà messapica è l’ambientalista Mimmo Carrieri, che ha inviato una lettera aperta al sindaco di Manduria e all’assessore, con deleghe all’Ambiente, all’Ecologia e ai Lavori Pubblici.
«Nei giorni scorsi, su invito di diversi cittadini manduriani, mi sono recato a visitare il parco archeologico e, con indescrivibile meraviglia e rammarico, ho dovuto constatare il degrado ambientale derivante dallo stato di abbandono in cui versa l’intera area» scrive Mimmo Carrieri in apertura della sua lettera aperta. «A parte il suggestivo Fonte Pliniano, tutt’ora uno dei simboli della città (peraltro rappresentato anche nello stemma cittadino), il percorso da seguire attraverso le indicazioni dei cartelli è stato ricoperto dalla fitta vegetazione di erbacce infestanti e graminacee (peraltro in questo periodo molto fastidiose per quei visitatori che hanno problemi di allergie), che rendono inaccessibili le aree lungo i perimetri in cui sorgono le mura messapiche.
La situazione nella necropoli non è migliore di quella delle mura messapiche, in quanto molte di quelle antiche tombe sono diventate delle cisterne di acqua putrida che impregnano l’aria di cattivo odore e contenitori di erbacce infestanti, alberelli ed altro.
Appare evidente che un bene di così inestimabile valore storico–archeologico e culturale, che potrebbe attrarre turismo con un ritorno economico per il territorio e, soprattutto, offrire una migliore immagine della città, merita da parte di tutti i rappresentanti delle istituzioni locali una maggiore attenzione. Pertanto chiedo all’Amministrazione Comunale di Manduria di voler provvedere quanto prima ad un intervento di pulizia, considerato il degrado esistente, sintomatico dell’indifferenza degli enti preposti».
Si tratta di un problema che si pone ogni anno. Gli amministratori sostengono di non avere risorse per pulire il parco dalle erbacce e, di solito, chiedono aiuto ad aziende locali che, in passato, hanno eseguito gratuitamente gli interventi. Accade anche che le quattro associazioni che, meritoriamente, si alternano per garantire l’apertura e la fruibilità della struttura, siano costrette ad estirpare l’erba almeno nella zona di transito dei visitatori. Pur non essendo questo un loro compito.
Possibile che non si possano prevedere per tempo queste operazioni di pulizia?











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