«Un luogo di cultura, società e comunicazione in cui formare ed educare i giovani»
E’ la definizione del parroco di Uggiano Montefusco, don Daniele Giangrande, del primo e unico spazio di socializzazione e di attività a disposizione dei giovani di Manduria e della frazione, ricavato dal rudere di una struttura concepita originariamente come una scuola materna e mai completata. Struttura, che si trova ad Uggiano Montefusco, recuperata grazie ai finanziamenti del progetto “Bollenti Spiriti” della Regione Puglia e trasformata nel laboratorio urbano “Nuova Messapia”, inaugurato l’altro ieri sera.
Dopo il classico “taglio del nastro” e dopo l’esibizione del piccolo coro “La banda di bambù”, diretto dal maestro Salvatore Moscogiuri, è intervenuto Tommaso Colagrande, funzionario dell’assessorato alle Politiche Giovanili.
«E’ stato un “parto” difficilissimo, che avviene dopo diversi anni di attesa» ha ricordato Colagrande. «E’ importante far vivere queste strutture, che devono rappresentare la casa dei giovani: un luogo di incontro e di sperimentazione, dove tradurre in pratica le idee innovative, che la Regione continua a sostenere attraverso i vari bandi. Quello di Uggiano Montefusco è uno dei 151 laboratori urbani attivi in Puglia, per i quali sono stati investiti, dalla Regione, ben 44 milioni di euro. Si tratta del più grande investimento in spazi di aggregazione giovanili in Europa.
Ora sarà fondamentale il rapporto fra l’Amministrazione e il soggetto gestore, che deve essere una sorta di “maggiordomo” della struttura, pronto ad accogliere in questi spazi i giovani che hanno voglia di proporre iniziative. Il laboratorio urbano deve essere una fucina di progettualità».
La parola è poi passata a Luigi Pignatelli, presidente dell’associazione “Corda Frates”, soggetto gestore della struttura.
«E’ una grande struttura, che diventerà un contenitore di tante iniziative artistiche: puntiamo ad avere un nostro programma già per la prossima stagione estiva» ha annunciato Pignatelli.
Dopo che l’assessore alle Politiche Giovanili, Mimmo Lariccia, ha ringraziato lo staff del proprio assessorato e tutti coloro che hanno contribuito ad agevolare in tempi brevi l’apertura del centro (dopo la “falsa partenza” di ottobre), è stata la volta del sindaco Roberto Massafra.
«Questo laboratorio è il frutto del sogno coltivato dal governo regionale e abbracciato dall’allora sindaco Francesco Massaro» ha ricordato il primo cittadino Massafra. «In una città che non ha teatri o cinema, è di grande importanza. Ora il centro deve vivere di luce propria e camminare con le proprie gambe, in una autogestione rispettosa. Questa struttura dobbiamo difenderla con i denti».