mercoledì 30 ottobre 2024


21/10/2009 21:37:39 - Manduria - Attualità

Una lettera alla nostra redazione: «Ogni giorno ci sono utenti delle Poste che soddisfano i bisogni corporali nella rampa di scale del mio garage. Ma come mai le Poste non hanno l’obbligo dei bagni?».

 
Un nostro lettore ci ha inviato questa lettera, raccontandoci la sua incredibile storia. Ha una proprietà immobiliare nei pressi dell’Ufficio Postale, che alcuni utenti, ogni giorno, utilizzano per soddisfare i propri bisogni corporali. Vi proponiamo la lettera senza il nome dell’interessato, che ci ha chiesto di mantenere l’anonimato. Sarebbe interessante ricevere il parere della direzione provinciale delle Poste.
 
«Volevo riallacciarmi all’articolo sull’Ospedale di Manduria, dove nel reparto di Nefrologia vi è solo un bagno per gli uomini ed uno per le donne. E che dire dell’Ufficio Postale Centrale dove non vi è alcun bagno per il pubblico e la gente non sa dove andare a fare i propri bisogni corporali. Sono un tecnico, ed ogni qualvolta presento un progetto o una richiesta di agibilità , ci vengono fatte tante storie sui bagni, l’antibagno, l’altezza minima ecc. ecc.; ma ci rendiamo conto che un ufficio postale come quello centrale, che ha un flusso di gente enorme, pari a quello di un ipermercato, da indagini da me fatte presso gli uffici comunali, pare non abbia nemmeno l’agibilità, ne le uscite di sicurezza adeguate alle presenze. Ma sono questi gli uffici pubblici?
La gente viene la mattina presto per pagarsi la pensione; trattasi di gente anziana, e pertanto all’apertura degli uffici hanno la necessità di andare in bagno. Allora che fanno? Vengono a bussare presso il mio domicilio o ai vicini, a qualunque ora, o si rivolgono al negozio di fronte e alla fine, dopo ovvi rifiuti, scendono lungo la rampa del mio garage, adiacente all’Ufficio postale, si posizionano sulla griglia della canalina delle acque di pioggia e fanno ciò che devono fare; ogni
giorno trovo di tutto; è una vergogna, sono costretto a far disinfettare periodicamente e vi è il rischio che donne e bambini, uscendo dal garage si possano imbattere con questi porci che incuranti di tutto e di tutti senza alcun pudore soddisfano i propri bisogni corporali. Una volta sono riuscito a intrappolarne uno tra i due cancelli ed ho subito chiamato i Carabinieri, i quali mi hanno detto di non farlo più perchè poteva profilarsi il sequestro di persona. Non per il porco il reato di atti osceni.
Ma come, entrano in casa nostra senza bussare e fermarli per identificarli è un sequestro?».










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