Disciplina, per lo più, l’uso delle palestre scolastiche, considerato che gli unici due impianti sportivi pubblici esistenti a Manduria hanno entrambi bisogno di interventi di adeguamento alle norme di sicurezza
Nel nuovo regolamento che sarà sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale martedì pomeriggio, l’Amministrazione prevede la possibilità di concedere in gestione gli impianti sportivi. Possibilità che, al momento, potrebbe essere contemplata solo per lo stadio comunale “Nino Dimitri”, peraltro abbisognevole ancora di interventi per decretarne la completa agibilità. La seconda ed ultima struttura sportiva pubblica, ovvero il centro polivalente di via per Francavilla (campo di calcio e pattinodromo), non è da anni agibile, essendo interessato da lavori sospesi da anni e mai conclusi.
In ogni caso, nel regolamento che dovrebbe essere licenziato martedì prossimo il Comune individua e stabilisce già gli oneri che sarebbero a carico dell’eventuale concessionario, che dovrebbe avere la possibilità di gestire l’impianto per 10 anni (nella bozza del regolamento, però, vi è un errore: accanto all’indicazione in numero degli anni di concessione, ovvero 10, segue una indicazione in lettere che non collima, ovvero “quindici”).
«Il concessionario deve assumere a proprio carico le spese per la pulizia dei locali e quelle connesse all’uso dei locali stessi e delle attrezzature, ogni qualvolta l’impianto viene utilizzato» si legge nel regolamento. «Il concessionario è tenuto in via esclusiva, a propria cura e spese, alla manutenzione ordinaria degli impianti e delle strutture concessi. Le concessioni d’uso degli impianti sportivi sono rilasciate previa costituzione di apposita cauzione determinata dall’Ufficio Tecnico Comunale a garanzia del rimborso di eventuali danni potenzialmente arrecabili agli impianti».
Il regolamento prevede poi che il concessionario debba mettere a disposizione del Comune gli impianti sportivi nelle giornate di sabato, domenica e festivi per la disputa di campionati ufficiali e per manifestazioni a carattere cittadino, nazionale e internazionale, sulla base di programmi assunti di intesa tra le parti e deve consentire agli stessi e alle scuole, prive di adeguate strutture per la pratica dello sport, l’uso gratuito dei suddetti impianti in giorni e orari da concordare.
Crediamo che la prima parte di questo articolo del regolamento demotiverà qualunque associazione e impresa potenzialmente interessate a prendere in gestione la struttura sportiva. Se deve metterla a disposizione per ogni fine settimana e nei giorni festivi, quando potrà ricavare delle entrate?