A sostenerlo in un esposto inviato alla Procura l’animalista Francesco Di Lauro
«Ai cani presenti nel canile sanitario di Manduria non è garantita un’assistenza veterinaria continua. Solo il caso permette loro di essere curati, ovvero quando la manifestazione della patologia coincide con le visite dei veterinari».
A sostenerlo, in un esposto inviato alla Procura della Repubblica, è l’animalista Francesco Di Lauro.
«Avevo affidato al servizio veterinario della Asl una cagnetta di 6-8 mesi salvata dall’aggressione di due cani da guardia nella campagna di Manduria» è riportato nell’esposto di Di Lauro. «La cagnetta, in ottime condizioni di salute, è stata portata al canile sanitario. Contavo di trovare per lei una sistemazione più decente. Mi sono recato più volte nel canile sanitario, dove i cani vengono tenuti per un breve periodo in attesa di essere - se necessario - curati, per comunque essere sistemati in un vero e proprio canile o presso affidatari privati. Durante le visite avevo già avuto modo di notare per due volte almeno un’altra bestiola accovacciata, in evidente sofferenza, e mi veniva risposto che “erano stati chiamati i veterinari, che però visitano i cani solo il giovedì o il martedì.
Il 25 maggio ho appreso che la cagnolina era deceduta per parvovirosi, ovvero per gastroenterite emorraggica trasmissibile e che ciò era dovuto al fatto che anche altri cuccioli erano nella struttura, senza alcuna prevenzione o cura, affetti dallo stesso morbo».
Alla Procura Di Lauro chiede (ed ha già ottenuto) il sequestro del corpo della cagnetta al fine di verificare la sussistenza “dell’ipotesi di maltrattamento di animali, per di più aggravato dalle specifiche funzioni demandate ai sanitari preposti, e dell’abuso e /o omissione d’atti d’ufficio».
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E’ in rete la settima puntata del “Prudenzano News”
“Eco-Logica”, viaggio nel mondo della raccolta differenziata
http://www.manduriaoggi.it/cs/?id=7
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