Dopo 40 anni, ecco un nuovo consigliere regionale di Manduria
Manduria ritorna ad avere un consigliere regionale. A distanza di quasi quarant’anni dall’elezione di Cosimo Raimondo, esponente di spicco dell’allora Partito Comunista, la città messapica avrà, per la prossima legislatura, un proprio rappresentante sugli scranni di via Capruzzi. Si tratta, come è noto, di Luigi Morgante, candidato a sindaco per Forza Italia nel 2013 e rappresentante di questo partito sino alla vigilia della presentazione delle liste. Quando la sua candidatura alle Regionali sembrava fosse sfumata, il colpo a sorpresa: Morgante ha preso il posto della lista del Movimento Schittulli che originariamente era stato assegnato ad un altro consigliere comunale manduriano, Francesco Ferretti de Virgilis. Quest’ultimo, che aveva avviato la propria campagna elettorale già dal marzo scorso con il simbolo del Movimento Schittulli, si è candidato, ma senza esito, con Fratelli d’Italia.
Nipote di Enzo, più volte consigliere e assessore col Partito Repubblicano a cavallo fra gli anni ’70 e ’80, e figlio di Vito, vice sindaco in quota sempre al PRI nei primi anni ’90, Luigi, forzista a lungo vicino alle posizioni di Fitto, prolunga, con successo, la tradizione politica della famiglia Morgante. A lui, che è risultato il più suffragato in assoluto a Manduria, un compito tutt’altro che facile: quello di cercare di tutelare, pur se dai banchi della minoranza, la parte più estrema dell’area orientale della provincia di Taranto, spesso periferia non solo geografica, ma anche politica, della Regione.
Non è stato coronato da uguale successo, invece, il tentativo dell’assessore comunale in carica, Mimmo Lariccia, candidato con la lista dei Popolari. L’exploit di Manduria (ben 975 preferenze, la seconda miglior performance in città) non è stato sufficiente per coronare il sogno di vivere l’esperienza di consigliere regionale. Pochissimi i voti ottenuti da Lariccia fuori dalle mura di Manduria: appena 130. In ogni caso, la provincia di Taranto non ha espresso alcun consigliere regionale dalla lista dei Popolari (il più suffragato è stato Scalera, con 5.547 preferenze).
Ha per certi versi deluso il risultato, comunque notevole, di altri due candidati di Manduria: Francesco Ferretti De Virgilis e Francesco Turco.
Ferretti De Virgilis, candidato per Fratelli d’Italia, era stato il più suffragato in assoluto alle Comunali del 2013: 449 preferenze. Essendoci pochissimi candidati manduriani in corsa, ci si attendeva almeno il raddoppio dei voti personali. Il suo dato (609) sarebbe potuto crescere che avesse avuto un partito a sostegno.
Lo stesso discorso vale per Francesco Turco, primario del Pronto Soccorso del “Giannuzzi”. La presenza di numerosi consiglieri e di tanti simpatizzanti ad ogni sua iniziativa pre-elettorale lasciava presumere un numero di consensi superiore alle 606 preferenze ottenute. Forse non tutti i sostenitori che sono stati visti al suo fianco si sono realmente spesi per la sua causa.
L’ultimo manduriano ad aver varcato la quota delle 500 preferenze è stato Giuseppe Perrone, candidato di Forza Italia. Pur non potendo sostanzialmente contare sull’aiuto del partito, rifondato dopo le note spaccature che si sono verificate a livello regionale, Perrone ha raccolto un bottino di preferenze (516) di tutto rispetto.
Oltre i 400 voti Nicola Muscogiuri (436), vice sindaco di Massafra nel primo anno di consiliatura. Gli altri due manduriani, Anna Mariggiò (Verdi) e Francesco Alessano (Noi con Salvini) hanno riportato, rispettivamente, 185 e 77 preferenze.
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http://www.manduriaoggi.it/cs/?id=7
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