giovedì 28 novembre 2024


05/06/2015 19:24:37 - Manduria - Attualità

Ancora una volta, insomma, sono i cittadini, in questo caso giovani studenti, a dare l’esempio, in attesa dei provvedimenti del Comune

 
Non provvede l’ente pubblico, ancora alla ricerca di un’azienda disponibile a sfalciare le erbacce del parco archeologico a proprie spese in cambio della visibilità del proprio logo aziendale, e, allora, alle pulizie della necropoli ci pensano gli studenti del liceo classico “De Sanctis” di Manduria.
I ragazzi hanno offerto un saggio del loro grado di maturità e di attaccamento alle proprie radici storiche e culturali, che stride aspramente con lo stereotipo, tanto diffuso quanto a volte non calzante con la realtà, dei giovani attratti solo da i phone o iPad e poco interessati alla realtà che li circonda.
«La proposta è stata lanciata qualche mese fa dallo studente Antonio Petranca. Armati di buona volontà, guanti e ramazza, 20 ragazzi della classe V A hanno seguito il loro compagno in una mattinata di pulizie nel Parco Archeologico delle Mura Messapiche, accompagnati dalle docenti Rosanna Moscogiuri e Maria Carmela Candida, che con la dirigente scolastica Addolorata Micelli hanno fortemente sostenuto l’iniziativa» fanno sapere, in una nota, le associazioni Vento Refolo, Archeoclub, Ascrima e Pro Loco. «Coadiuvati dalle associazioni incaricate di occuparsi dei servizi di guida turistica e apertura quotidiana dell’area archeologica, i giovani si sono improvvisati operatori ecologici a salvaguardia del decoro delle zone attigue al Fonte Pliniano e alla chiesetta di San Pietro Mandurino. Sono stati così rimossi dai camminamenti le cartacce, i contenitori di plastica e le sterpaglie che invadevano i percorsi d’ingresso».
Ancora una volta, insomma, sono i cittadini, in questo caso giovani studenti, a dare l’esempio. Non è possibile che il punto d’attrazione storico più importante della città sia ancora infestato dalle erbacce nel mese di giugno, quando, ovvero, i primi turisti iniziano ad arrivare nel Salento. Né può essere un alibi la situazione di precarietà gestionale del parco, essendo l’Amministrazione ancora alla ricerca di partner, pubblici e privati, disposti a costituire una fondazione cui affidare la valorizzazione della struttura.
«Con il medesimo atteggiamento propositivo, altresì, nei giorni scorsi le associazioni che consentono con la loro presenza l’apertura e quindi la fruizione del parco hanno provveduto a tagliare parzialmente l’erba alta e a imbiancare l’ufficio accoglienza, così come provvedono alla regolare pulizia dei servizi igienici» si legge ancora nella nota. «Si tratta di incombenze non contemplate nella convenzione firmata tra il Comune e le associazioni, ma a cui quest’ultime ottemperano ugualmente, previa autorizzazione comunale. Ciò in attesa di vedere il Parco pulito nella sua interezza.










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