Legambiente ritorna sulla propria proposta: la fitodepurazione
Francesca Franzoso, Luigi Morgante e Giuseppe Turco assumono l’impegno di farsi interpreti delle istanze delle comunità dell’area orientale della provincia di Taranto, che da anni sono mobilitate contro lo scarico in mare del depuratore consortile, all’interno del consesso elettivo regionale.
I tre nuovi consiglieri regionali hanno garantito il loro sostegno a questa battaglia nel corso di un incontro promosso dal circolo di Manduria di Legambiente. A loro, il presidente del circolo, Giuseppe De Sario, ha illustrato la proposta dell’associazione ambientalista: realizzare, in alternativa alla condotta sottomarina, un impianto di fitodepurazione.
«L’impianto di fitodepurazione è conveniente sia economicamente che ecologicamente: costerebbe meno del tubo con recapito in mare ed è ecosostenibile perché restituirebbe alla natura ciò che l’uomo ha tolto tanti anni fa con la creazione di una nuova zona umida a ridosso di quelle denominate “Palude del Conte” e “Salina Monaci”» ha rimarcato De Sario.
Michele Matino, altro rappresentante di Legambiente, si è invece soffermato sullo studio scientifico di rilevazione della flora e della fauna, nonché delle barriere coralligene e del poseidonieto presenti nel tratto di mare che va da Torre Colimena a Monaco Mirante, inerente al progetto di realizzazione di un’Area Marina Protetta, che già in fase di ultimazione sarà a breve inviato al Ministero dell’Ambiente per l’approvazione.
Dai tre neoeletti è arrivato, preliminarmente, l’auspicio di avviare un percorso comune,
«Non perdiamoci di vista» è stato detto, «ma anzi coltiviamo uno scambio costante di informazioni e notizie al fine di meglio coordinare la lotta allo “scarico in mare”».
Francesca Franzoso ha sposato in pieno il progetto della fitodepurazione, peraltro inserito nel proprio programma in campagna elettorale, avendo visitato personalmente l’impianto di Melendugno e avendolo individuato come l’unica soluzione ecosostenibile capace di scongiurare lo scarico in mare. Luigi Morgante ha posto l’attenzione sulla necessità di fare fronte comune contro il pericolo dello scarico a mare, concentrando ogni sforzo al fine di coinvolgere tutti i consiglieri eletti nella provincia di Taranto (ben nove), in questa battaglia di civiltà. Infine Giuseppe Turco ha promesso di impegnarsi in prima persona nella battaglia contro lo scarico a mare da una posizione privilegiata, essendo stato eletto nelle file della maggioranza. Si è dichiarato disposto a dar battaglia a chiunque, anche in seno alla maggioranza stessa, si dovesse esprimere diversamente.
Prima della fine dell’incontro, sono intervenuti altri rappresentanti di Legambiente: Gregorio Attanasio ha evidenziato la perfetta compatibilità dei luoghi ove sarebbero installati gli alvei di fitodepurazione a ridosso dell’impianto consortile di depurazione; Fulvio Perrone e Gregorio Perrucci hanno chiesto di poter supportare l’operato dei neo consiglieri attraverso l’intera struttura di Legambiente regionale e nazionale e nel contempo hanno spronato i tre neoeletti a fare del loro meglio.
Un incontro, dunque, positivo, dal quale si spera di poter cogliere i primi risultati positivi a medio termine.
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“La trozzella e il presepe della Passione”
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