giovedì 28 novembre 2024


01/07/2015 17:47:34 - Manduria - Attualità

L’azienda voleva recintare l’area

Prove tecniche di avvio dei lavori per la costruzione del depuratore. Lunedì mattina, nel sito prescelto lungo la strada provinciale “Tarantina” che collega Maruggio a Nardò (all’altezza dell’incrocio per il fiume Chidro), sono comparse per prime ruspe. Gli operai dell’azienda appaltatrice e il direttore dei lavori hanno iniziato, di buon’ora, ad eseguire gli interventi preliminari nell’area: fra questi, da quel che si è appreso, innanzitutto la realizzazione della recinzione dell’area.
Le manovre non sono passate inosservate. Gli ambientalisti, che da qualche giorno avevano messo in conto questo rischio e che proprio da domenica avevano deciso di dar vita in località “Specchiarica” ad un presidio permanente, si sono accorti, già nelle primissime ore della mattinata, della presenza di ruspe, camion e altre attrezzature.
In pochissimi minuti, grazie al passaparola che c’è stato attraverso i social network, sul posto sono arrivate numerose decine di ambientalisti, che hanno chiesto e ottenuto di poter interloquire con il direttore dei lavori, un tecnico dell’Acquedotto Pugliese. Dopo aver appreso che il cantiere per la costruzione del depuratore è ufficialmente aperto, hanno invitato, civilmente, il tecnico e gli operai presenti a sospendere i lavori. Ordine che il capo del cantiere ha immediatamente impartito agli operai.
Sul posto sono poi intervenuti i vigili urbani di Manduria e la Polizia per garantire il controllo dell’ordine pubblico. Poi sono arrivati anche il sindaco di Manduria e alcuni amministratori di Avetrana, oltre al consigliere regionale Luigi Morgante.
L’Acquedotto Pugliese, insomma, sembrerebbe non voler attendere l’insediamento della nuova giunta regionale per verificare la volontà politica sulla vertenza. Come anticipato qualche settimana fa dall’ing. Tarquinio, responsabile dell’opera, in una lettera inviata al sindaco Roberto Massafra, i lavori preliminari stanno iniziando. Da quel che ci risulta, comunque, l’area è interessata da un po’ di tempo dai saggi archeologici, propedeutici all’avvio dei lavori per la costruzione del depuratore consortile. Saggi che non sono stati ancora ultimati. Proprio questo particolare avvalora l’ipotesi che al momento l’azienda debba solo realizzare la recinzione.
Cosa accadrà oggi? Solo l’intervento del nuovo governatore Michele Emiliano potrebbe essere risolutivo. Governatore che, qualche giorno fa, era stato drastico in un intervento inserito nel proprio profilo Facebook.
«Quello scarico non si deve fare» ha scritto Emiliano. «Appena insediato convocherò l’Amministratore delegato di Aqp per comunicargli il mutamento di indirizzo politico».

 

 

 

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