giovedì 28 novembre 2024


04/07/2015 10:37:41 - Manduria - Attualità

In realtà i lavori della condotta non sono mai iniziati e non possono essere eseguiti durante l’estate

 
Quella di lunedì è stata una vittoria di Pirro?
Esaminato il comunicato diffuso dal governatore Michele Emiliano, anche alla luce della quasi contemporanea lettera inviata ai sindaci di Manduria, Sava e Avetrana da Emilio Tarquinio, il tecnico responsabile dell’opera, la disponibilità alla sospensione dei lavori per la realizzazione della condotta sottomarina (e non dell’intero impianto) potrebbe suonare come una beffa. O, quanto meno, alla stregua di una vittoria effimera.
Innanzitutto perché i lavori relativi alla condotta sottomarina non sono mai iniziati e per cui è improprio parlare di sospensione. Ciò che è stato realmente sospeso lunedì mattina, prima ancora del colloquio fra Emiliano e l’amministratore dell’Aqp Cosentino, sono stati i lavori per la realizzazione della recinzione dell’area interessata.
Poi c’è un secondo motivo ancora più importante: una delle prescrizioni inserite nel parere positivo espresso nella Valutazione di Impatto Ambientale dell’opera prevede il divieto dell’esecuzione dei lavori durante i mesi estivi. Pertanto, anche senza questa benevola “concessione”, i lavori per la condotta sottomarina non si sarebbero potuti eseguire né a luglio, né tanto meno nel mese di agosto.
A far storcere il naso, inoltre, è anche un passaggio attribuito all’amministratore di AQP, Cosentino, il quale «ha confermato la piena disponibilità dell’ente a collaborare per una soluzione che massimizzi l’utilizzo irriguo delle acque affinate al massimo livello previsto dalla normativa vigente».
Cosa si intende, però, per “massimizzare” l’utilizzo irriguo delle acque? E perché non si fa alcun cenno al recapito delle acque in surplus nei mesi piovosi? Per quel che riguarda, invece, il riferimento alla normativa vigente, l’Acquedotto Pugliese ha sempre sostenuto che non esistono soluzioni tecniche idonee, per legge, ad evitare lo scarico in mare. Avrà avuto un improvviso ripensamento?
Sono passaggi, insomma, un po’ ambigui, il cui unico fine potrebbe essere stato quello di tranquillizzare le comunità.
Ciò che fa invece sperare sono i due impegni ribaditi da Michele Emiliano con il suo comunicato dell’altro ieri. Innanzitutto il nuovo indirizzo politico della Regione Puglia, che mira ad evitare ad ogni costo lo sversamento di acque depurate in tratti di mare di particolare pregio ambientale. Poi il ripensamento complessivo della problematica dell’utilizzo delle acque reflue da contemplare nel riordino del piano di tutela delle acque.
La situazione, insomma, resta interlocutoria e tende a spegnere i facili entusiasmi generati lunedì dalla sospensione dei lavori per la realizzazione della recinzione dell’area.

 

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