giovedì 28 novembre 2024


06/07/2015 19:30:02 - Manduria - Attualità

Saranno erogati alle Riserve Naturali, che elaboreranno uno studio che individui i comparti agricoli nei quali sarà possibile l’utilizzo a fini irrigui dei reflui affinati

 
Quindicimila euro quale contributo della Regione Puglia per far fronte alle spese necessarie alla elaborazione del piano d’uso delle acque reflue affinate provenienti dal depuratore consortile di Manduria. Saranno erogati alle Riserve Naturali, che elaboreranno uno studio che individui i comparti agricoli nei quali sarà possibile l’utilizzo a fini irrigui dei reflui affinati.
E’ stato questo uno degli ultimi atti dell’assessore regionale uscente alle Politiche Agroalimentari, Fabrizio Nardoni. Un provvedimento che “Giovani per Manduria” e “Noi a sinistra” ritengono “Un passo avanti nella lotta contro la condotta sottomarina del depuratore”.
E’ proprio quest’ultimo il tema di un’assemblea pubblica che c’è stata ieri sera, in piazza Commestibili. Assemblea che è stata introdotta da Tullio Mancino e Maria Pasanisi, entrambi rappresentanti di “Giovani per Manduria”. Sono intervenuti, poi, il direttore delle Riserve Naturali Alessandro Mariggiò e il sindaco di Manduria Roberto Massafra.
«Le Riserve Naturali, nell’ambito dei tavoli tecnici regionali atti a definire un sistema integrato di depurazione dei reflui che prevede come recapito finale il mare attraverso condotta sottomarina, hanno proposto il riutilizzo delle acque reflue depurate per finalità irrigue e di tutela della zona umida» è riportato nella bozza di convenzione fra Regione Puglia e Riserve Naturali.  
«Il vigente Piano di Tutela delle Acque propone quale recapito, per l’agglomerato di Manduria-Sava, il mare Ionio con condotta sottomarina e il riuso dei reflui affinati a scopo irriguo.
Le Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale si sono prontamente rese disponibili ad effettuare uno studio preliminare e una scheda progettuale che individui i comparti agricoli nei quali sarà possibile l’utilizzo a fini irrigui dei reflui affinati.
La presente convenzione promuove la collaborazione tra la Regione e le Riserve per la elaborazione di un piano preliminare di uso delle acque reflue affinate provenienti dal depuratore consortile di Manduria per usi irrigui, che metta in evidenza i vantaggi relativi alla riduzione dell’impatto sugli habitat marini (derivanti da una riduzione di apporto di nutrienti e solidi sospesi) e sulla zona umida (derivante da una riduzione dell’emungimento dai pozzi artesiani) e da una conseguente riduzione della salinità della falda e conseguentemente della zona umida costiera della Palude del Conte».

 

 

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