giovedì 28 novembre 2024
Se si vogliono davvero proteggere incisivamente le Riserve naturali, servono uomini, mezzi e, soprattutto, risorse
Un’area vastissima da gestire con appena 7.700 euro di contributo elargito dalla Regione Puglia.
Le Riserve naturali vengono istituite dalla Regione Puglia, che poi delega i Comuni competenti per territorio alla loro gestione, elargendo solo le briciole. Ogni anno i contributi si assottigliano, sino a raggiungere un vero e proprio record per il 2015: 7.700 euro con cui far fronte ad ogni spesa. Una cifra che è appena sufficiente a coprire i costi per il carburante e per le altre uscite relative all’ordinaria amministrazione.
Nonostante ciò, grazie all’intraprendenza del direttore delle Riserve Naturali, Alessandro Mariggiò, e alla disponibilità delle unità dell’Arif, ogni anno, in prossimità dell’estate, si provvede a creare linee tagliafuoco e a sfalciare l’erba (a volte chiedendo in prestito anche i mezzi) delle aree che sono di proprietà comunale. Non è chiaramente possibile intervenire nelle aree private, come quella in cui si è sviluppato l’incendio lunedì mattina.
Non solo. Forse avendo un sinistro presentimento, Alessandro Mariggiò è riuscito ad ottenere, quest’anno, che il campo operativo regionale per l’antincendio boschivo avesse sede proprio nella casa del Parco: masseria Marina, scelta come base operativa per la Puglia meridionale.
Ciò ha permesso alle Riserve di dotarsi di presidi avanzati al fine di prevenire o intervenire tempestivamente in aree potenzialmente soggette ad incendi boschivi e di interfaccia. Grazie a questo progetto, lunedì sono intervenuti 30 unità volontarie della Protezione Civile (provenienti anche dall’Emilia Romagna) e le unità dell’Arif, a supporto dei Vigili del Fuoco. Grazie anche alla loro presenza, è stato possibile salvare l’area di macchia mediterranea che si trova nei pressi del deposito del sale della Salina dei Monaci.
Di più, con 7.700 euro e con la sola comunque efficace fantasia e proficua operatività di Alessandro Mariggiò, crediamo sia impossibile fare. Se si vogliono davvero proteggere incisivamente le Riserve naturali, servono uomini, mezzi e, soprattutto, risorse.
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