giovedì 28 novembre 2024
Il popolo di facebook si ribella alla devastazione provocata dagli incendi
«Nel silenzio assolato, un crepitio di morte. Invano, uomo, ferisci. Più forte del tuo odio sarà la verde rinascita».
E’ sicuramente quello di Rosaria il commento più bello che è apparso, fra la serata di lunedì e la mattinata di ieri, su facebook. In tanti hanno pubblicato le foto del dramma, manifestando la rabbia per il gesto criminale dei folli piromani.
«Questo è quello che l’uomo sa fare: distruggere la Natura» ha aggiunto un’altra ragazza. «Lunedì a Torre Columena si é consumata una tragedia dalle dimensioni immani. La zona della Salina è andata quasi completamente distrutta dalle fiamme alte 10 metri. Questo paradiso piange le sue piante e i suoi animali! I colpevoli siamo noi bastardi di esseri umani! I vigili del fuoco hanno evitato il peggio e salvato alcune persone».
Gianfranco guarda già al futuro con rinnovato ottimismo.
«Bene signori. Lunedì si è concretizzato in modo violento l’ulteriore attacco al nostro territorio, il primo di così vasta visibilità. Non ho idea di chi possano essere i responsabili dell’incendio ma una cosa è sicura. Questa è una grossissima e ghiottissima occasione per ricominciare tutti insieme. La salina è stata devastata ma non l’istituzione. Bruciata o meno che sia, quella rimane sempre una Riserva, rimane territorio dello Stato, di tutti noi, per cui rimbocchiamoci le maniche.. Il futuro è nostro!».
Infine l’analisi di Alessandro.
«Qualcuno su facebook chiede le dimissioni del direttore del parco Alessandro Mariggiò, ma io posso dire (pur non avendo alcun rapporto o interesse con lui) che lui era lì, tra le fiamme con la Protezione Civile a fare ciò che gli compete, anzi forse rischiando anche abbastanza per la propria incolumità. Poi, ad incendio domato, ho visto tra le macerie un’infinità di immondizie di vario genere: plastica, metallo, vetro e tanto altro schifo. Ma su facebook nessuno si chiede chi sia il colpevole di questo immondezzaio che sicuramente ha contribuito ad aumentare le fiamme. Già, forse perché non possiamo dare la colpa a noi stessi. È sempre colpa di qualcun altro».
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