Il Comune di Manduria corre ai ripari. Anche se con un certo ritardo. Dopo, ovvero, che si sono dovuti registrare già tre ampi incendi
«L’Amministrazione Comunale sta provvedendo, con procedure di somma urgenza, a munire l’area naturalistica di un sistema di telecamere ad infrarossi in grado di rilevare ogni più piccolo focolaio di incendio: in tal senso sono state impartite precise direttive al dirigente dell’Area Tecnica».
Il Comune di Manduria corre ai ripari. Anche se con un certo ritardo. Dopo, ovvero, che si sono dovuti registrare già tre ampi incendi.
«Lo scempio del territorio perpetrato nella giornata di lunedì, con l’incendio presumibilmente doloso appiccato nell’area della Riserva Naturale della salina dei Monaci, richiede interventi preventivi straordinari, più efficaci di quelli pur apprezzabili messi in campo in questi giorni» è l’opinione del vice sindaco Gianluigi De Donno, postata nel proprio profilo facebook. «L’Amministrazione sta provvedendo a munire l’area naturalistica di un sistema di telecamere ad infrarossi. Nel contempo, è stato sollecitato il Corpo Forestale dello Stato affinché intensifichi i controlli sul territorio manduriano e il Comandante Provinciale, appositamente contattato, ha dato assicurazioni sul fatto che il personale in servizio sospenderà, per il momento, gli interventi per combattere il fenomeno della Xjlella, concentrando gli sforzi nella prevenzione di questi atti criminali di piromani senza scrupoli.
A breve vi sarà un coordinamento con tutte le associazioni che operano in materia di protezione civile, al fine di predisporre un piano concertato di vigilanza del territorio a supporto del Corpo Forestale. Vogliamo difendere il territorio da questi incendiari senza scrupoli che stanno compromettendo le nostre bellezze naturalistiche; non risparmieremo i necessari sforzi del personale e l’impegno economico pur di porre un argine a questi atti incivili e delinquenziali ed assicurare i responsabili alla giustizia».
Se tutti questi importanti interventi, però, fossero stati programmati a maggio (e non a fine luglio), probabilmente oggi si sarebbero potuti salvare numerosi ettari di macchia mediterranea.
Sull’incendio di lunedì scorso interviene anche il rappresentante di “Giovani per Manduria, Tullio Mancino.
«Quanto accaduto merita una riflessione serissima» afferma Mancino. «Non si può sminuire tutto, anche questa volta, ad un semplice atto di vandalismo, soprattutto se vengono confermate le voci di chi afferma che il fuoco sia stato appiccato da quattro punti diversi della Salina. Perchè proprio quell’area? Perchè proprio nel momento di maggiore attenzione da parte della comunità di Manduria?
Sono domande che tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questa città hanno il dovere di farsi e che, secondo me, hanno una sola risposta: qualcuno ha dichiarato guerra alla nostra comunità!
Credo che dietro quest’atto ci sia la volontà di qualcuno, di fare razzia di questo territorio, per giustificare qualsiasi altro danno ambientale. La comunità di Manduria ora deve stringersi intorno al proprio patrimonio e difenderlo con qualsiasi mezzo utile. Restiamo vigili e pretendiamo più controlli da parte di chi ha il dovere di presidiare il territorio».