Una lettera inviata da Antonio Curri alla sezione “Tutela dei Consumatori” dell’Autorità per
«Le cabine telefoniche rappresentano ancora un servizio: almeno quelle ubicate in luoghi centrali o nei pressi di strutture importanti, vanno salvaguardate».
Le vecchie cabine telefoniche un servizio di un’altra “era” e quindi ormai sorpassato? Niente affatto. Una lettera inviata da Antonio Curri alla sezione “Tutela dei Consumatori” dell’Autorità per
«Con la presente intendo esprimere il mio disappunto circa l’eliminazione delle cabine telefoniche in generale, ma in particolare di quelle ubicate presso l’ospedale civile “Marianna Giannuzzi” e in piazza Vittorio Emanuele, più conosciuta come villa comunale» scrisse, nel maggio scorso, Curri. «Ritengo che in prossimità di una struttura sanitaria non possa mancare una cabina telefonica anche perchè non tutti hanno il cellulare. Altrettanto dicasi per quella in piazza V. Emanuele, centro di aggregazione dei cittadini manduriani!».
In buona sostanza, Curri ha comunque rimarcato l’utilità, anche se per una fetta ridotta di cittadini, delle due cabine. Nei giorni scorsi ha ricevuto un riscontro dalla sezione “Tutela dei Consumatori” dell’Autorità per
«La decisione finale sarà assunta dalla direzione “Tutela dei Consumatori” dell’Autorità» è riportato nella risposta, «che sarà assunta in base a quanto dedotto dall’opponente e in applicazione anche dei criteri equivalenti indicati dalla delibera dell’Autorità avente come oggetto la “Revisione dei criteri di distribuzione sul territorio nazionale delle postazioni telefoniche pubbliche nell’ambito del servizio universale».
Il responsabile del procedimento è Lucrezia Baldassarre, dell’Ufficio per i diritti degli utenti e i rapporti con le associazioni dei consumatori della direzione “Tutela dei Consumatori”. In pendenza di questo procedimento,