Melle riceve questo premio per “per aver dimostrato con la sua vita e le sue imprese sportive, la forza di superare le difficoltà ed essere modello ed incoraggiamento per tanti giovani, sfiduciati e diversamente abili”
Il Premio San Gregorio Magno 2015 a Leonardo Melle. E’ il “verdetto” del comitato per la festa patronato, presieduto da mons. Franco Dinoi, parroco della Collegiata e arciprete della città. Il riconoscimento sarà consegnato questa sera dal vescovo di Oria, mons. Vincenzo Pisanello, al termine della funzione religiosa delle 19.
Melle riceve questo premio per “per aver dimostrato con la sua vita e le sue imprese sportive, la forza di superare le difficoltà ed essere modello ed incoraggiamento per tanti giovani, sfiduciati e diversamente abili”.
«Nato in queste nostre contrade il 7 marzo del 1971, Leonardo, a seguito di un intervento chirurgico particolarmente delicato, ha sviluppato un’emiplegia spastica che, degenerando, lo ha condotto all’utilizzo della carrozzina per i lunghi spostamenti» si legge nella motivazione del comitato. «Questa disabilità non lo ha fermato e forte del suo motto, volere è potere, Leonardo ha potenziato la sua grande passione: la bicicletta. Ha partecipato a innumerevoli competizioni di paraciclismo a livello nazionale ed europeo segnando, di volta in volta, record e piazzandosi tra i migliori, come a Verola Nuova in provincia di Brescia lo scorso 25 e 26 aprile nella tappa italiana della Coppa Europea di paraciclismo, superando gli oltre 200 partecipanti e vincendo sia la crono che la corsa in linea su strada a Lèvico Terme – Pergine in Valsugana, piazzandosi sul gradino più alto del podio ed arricchendo il medagliere con due ori divenendo così, con il suo triciclo, campione italiano.
La sua più grande aspirazione è quella di partecipare ai Campionati mondiali di paraciclismo. Nel frattempo, nei giorni 29 e 30 agosto scorsi, su invito del Commissario Tecnico della Nazionale italiana di paraciclismo, ha preso parte alla Coppa Europea ad Imola: ha vinto ancora sia la gara in linea che quella a cronometro.
A tutto questo, Leonardo accompagna l’incrollabile speranza che la sua vita possa essere d’aiuto ad altri disabili che magari non si accettano oppure credono che la loro vita sia limitata, come egli ha recentemente affermato in una intervista. Nulla ci impedisce, continua Melle, di condurre una vita normale. Come tutti gli altri.
A questo percorso sportivo, Leonardo affianca un percorso di crescita nella fede e di continua ricerca accompagnato dalla sua guida spirituale forte di importanti incontri avuti durante i periodi di riabilitazione nella struttura San Raffaele di Ceglie Messapico.