Fra le lacrime di comprensibile emozione, Leonardo Melle ha ricevuto, dalle mani del vescovo di Oria, mons. Vincenzo Pisanello, il Premio San Gregorio Magno
«Dedico questo riconoscimento alla mia compagna».
Fra le lacrime di comprensibile emozione, Leonardo Melle ha ricevuto, dalle mani del vescovo di Oria, mons. Vincenzo Pisanello, il Premio San Gregorio Magno, un riconoscimento che, da otto anni, mons. Franco Dinoi e il comitato per la festa patronale assegnano ad un illustre concittadino che si è distinto in un particolare ambito della vita sociale.
Il suo nome viene iscritto nell’ambo d’oro dell’evento per Leonardo Melle “ha dimostrato, con la sua vita e le sue imprese sportive, la forza di superare le difficoltà”, diventando un “modello per tanti giovani, sfiduciati e diversamente abili”.
A seguito di un intervento chirurgico particolarmente delicato, l’atleta manduriano ha sviluppato un’emiplegia spastica che, degenerando, lo ha condotto all’utilizzo della carrozzina per i lunghi spostamenti. Il riscatto ad un destino, per certi versi poco felice, Leonardo lo ha trovato attraverso la passione per la bicicletta.
Così come hanno rimarcato anche mons. Dinoi e il sindaco Roberto Massafra, in pochi anni Melle è diventato un leader quasi imbattibile nelle prove di paraciclismo. Il suo medagliere si arricchisce di metalli preziosi anno dopo anno. Proprio a fine agosto, grazie all’invito del commissario tecnico della Nazionale italiana di paraciclismo, Leonardo Melle ha preso parte alla Coppa Europa ad Imola, vincendo sia la gara in linea, che quella a cronometro.
Ora coltiva un sogno: poter partecipare ai Mondiali di paraciclismo. E i sogni, molto spesso, si avverano..