Luigi Morgante e i grillini Galante e Guarini commentano l’esito dell’incontro di Bari
«Tutti gli attori istituzionali presenti all’incontro di Bari hanno manifestato una convinta volontà innanzitutto di fermare i lavori di realizzazione dell’opera, ormai imminenti; e anche e soprattutto di esaminare e valutare con attenzione tutti i progetti alternativi allo scarico a mare, che era e rimane la principale preoccupazione per le comunità interessate, e fonte di attrito e polemiche tra posizioni e impostazioni differenti».
Il consigliere regionale Luigi Morgante torna ad analizzare i risultati del tavolo tecnico.
«L’incontro ha tracciato l’inizio di un nuovo percorso, all’insegna della determinazione a superare divisioni e scontri pregiudiziali per arrivare a una soluzione trasversalmente e veramente condivisa. Uno spirito costruttivo e propositivo, che mi auguro conduca alla fine all’individuazione dell’alternativa non solo possibile ma concreta e fattibile allo scarico a mare. Uno spirito che potrebbe e dovrebbe essere riproposto nell’immediato futuro con la stessa serenità, determinazione e consapevolezza anche per affrontare altre problematiche ed emergenze, nell’esclusivo interesse dei pugliesi, della crescita e del rilancio del nostro territorio».
Soddisfatti anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, presenti, al tavolo tecnico, con i consiglieri Galante e Guarini.
«Alla fine dell’incontro, dopo una lunga discussione, si è giunti finalmente a condividere l’urgenza di modifica del Piano di Tutela della Acque, per contemplare i progetti alternativi allo scarico a mare, miranti al riutilizzo delle acque reflue a scopo irriguo» dichiarano i consiglieri grillini Galante e Guarini. «In accordo con AQP, siamo riusciti a richiedere un’ulteriore proroga di un mese, sino al 15 di ottobre, per il riavvio dei lavori di realizzazione del depuratore. Proprio questo periodo sarà necessario per valutare e approfondire i progetti alternativi. Riteniamo quello di oggi un importante momento, in cui tutte le forze politiche presenti hanno finalmente fatto un’assunzione di responsabilità per evitare lo scarico a mare che ribadiamo essere uno scempio, soprattutto considerando che la Puglia risulta essere caratterizzata da gravi crisi idriche. Proprio per questo è necessario approcciarsi alla metodologia del riutilizzo delle acque in maniera costante e basilare in tutti i progetti Pugliesi, presenti e futuri. Ovviamente vigileremo costantemente e attentamente affinchè le responsabilità prese vengano rispettate sino in fondo».