mercoledì 27 novembre 2024
«Poteva e doveva essere un’importante iniziativa che prevedeva l’attivazione di tirocini formativi direttamente presso aziende pugliesi, con la relativa indennità che doveva essere poi erogata dalla Regione Puglia tramite l’INPS direttamente al tirocinante con cadenza bimestrale»
La mancata attivazione da parte dell’ente delle procedure.jpg)
necessarie per l’erogazione alla platea interessata delle indennità prevista dal programma “Garanzia giovani” è oggetto di una interrogazione a risposta scritta che il consigliere regionale Luigi Morgante ha rivolto al presidente del Consiglio regionale, al presidente della giunta regionale e all’assessore per la Formazione e il Lavoro.
necessarie per l’erogazione alla platea interessata delle indennità prevista dal programma “Garanzia giovani” è oggetto di una interrogazione a risposta scritta che il consigliere regionale Luigi Morgante ha rivolto al presidente del Consiglio regionale, al presidente della giunta regionale e all’assessore per la Formazione e il Lavoro.Nell’interrogazione, il consigliere regionale del Movimento Schittulli-Area Popolare ricostruisce nei dettagli l’intero iter seguito, a partire dall’iniziale delibera della giunta regionale numero 1148 del 4 giugno dello scorso anno con la quale venne avviato il Piano di Attuazione della “Garanzia Giovani” in qualità di Organismo Intermedio del PON YEI.
«Poteva e doveva essere un’importante iniziativa che prevedeva l’attivazione di tirocini formativi direttamente presso aziende pugliesi, con la relativa indennità che doveva essere poi erogata dalla Regione Puglia tramite l’INPS direttamente al tirocinante con cadenza bimestrale» è la tesi sostenuta dal consigliere regionale Luigi Morgante. «Ma nonostante l’iter amministrativo sembra essere stato completato, non risultano ad oggi essere state avviate dalla Regione Puglia proprio le procedure per l’erogazione di dette indennità».
Da qui l’interrogazione che il consigliere regionale manduriano ha presentato, finalizzata a verificare “se e come i diretti interessati intendano intervenire” e “il numero della platea interessata alla quale era stata offerta un’opportunità colpevolmente trasformatasi in una beffa, vittima di ritardi inaccettabili e ingiustificabili».
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