Sono otto i quesiti referendari
Anche a Manduria è stata avviata la raccolta delle firme a sostegno degli otto referendum indetti da “Possibile”, il movimento fondato da Pippo Civati.
«Due quesiti riguardano la difesa della democrazia e sono finalizzati a cambiare la legge elettorale: uno per eliminare i capilista bloccati decisi dalle segreterie dei partiti e le candidature in più collegi; l’altro per cambiare la legge elettorale (proporzionale con premio di maggioranza per la lista)» si legge in una nota del comitato. «Tre referendum sono per la difesa dell’ambiente: eliminazione delle trivellazioni in mare; eliminazione del carattere strategico delle trivellazioni; soppressione della legge obiettivo delle grandi opere che ha tolto ai Comuni la possibilità di decidere del proprio territorio e indebolito la Valutazione di Impatto Ambientale e la vigilanza pubblica.
Un quesito viene posto per la tutela dell’insegnamento nella scuola, contro il potere di chiamata dei docenti da parte del presidi e manager. Infine due referendum riguardano il lavoro contro il job act: uno per l’esclusione del demansionamento del lavoratore e l’altro per la tutela del lavoratore dal licenziamento illegittimo».
Si potrà firmare fino al 27 settembre prossimo presso la sede del comitato referendario, in piazza Commestibili, dalle ore 18 alle 20 di ogni giorno; in piazza Garibaldi il 19, 20, 26 e 27 settembre dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle ore 22; presso la sede di Sel in piazza Garibaldi, dalle 18 alle 20 di ogni giorno; in piazza Vittorio Emanuele e in piazza Garibaldi, dal 21 al 27 settembre, dalle ore 18 alle ore 20; presso la sede dei Verdi, in via Sant’Antonio 21, dalle 18 alle 21.
Aderiscono al Comitato per i Referendum di Manduria la federazione dei Verdi, Sel, il comitato “Possibile” di Manduria, il movimento “Giovani per Manduria” e il consigliere comunale Arcangelo Durante