A sostenerlo è Andrea Casto, membro della segreteria cittadina del Pd con delega allo Sviluppo del Territorio e all’Ambiente
«La viabilità resta un problema e un pericolo».
A sostenerlo è Andrea Casto, membro della segreteria cittadina del Pd con delega allo Sviluppo del Territorio e all’Ambiente. Mentre il Comune sforna un’ordinanza attraverso la quale si annunciano nuovi sensi unici (ne riferiamo in un altro articolo di questa stessa pagina), Casto ritorna ad analizzare i nodi della viabilità cittadina.
«Ad ottobre dell’anno scorso mettevo già in evidenza come l’attuale Amministrazione avesse trasformato la viabilità di Manduria da problema a pericolo» ricorda Andrea Casto. «L’intersezione di corso XX Settembre con via per Lecce è rimasto un pericolo non risolto e a questo si è aggiunto anche lo sprofondamento dell’asfalto in via per Sant’Antonio.
L’ingresso a Uggiano Montefusco da Manduria è stato in qualche maniera rallentato con dossi artificiali, posizionati e segnalati un po’ superficialmente. L’altro ingresso a Uggiano, dalla rotatoria di via per Sava, resta poco illuminato e privo di qualsiasi forma di dissuasori di velocità.
Nulla è stato fatto né tanto meno previsto su via per Oria dove, numerosi sono i solleciti e le raccolte firme tesi a richiedere la messa in sicurezza della zona residenziale. Occorrerebbero una illuminazione adeguata e un rallentamento del traffico in entrata e uscita tramite dissuasori, segnali lampeggianti o controllo elettronico fisso della velocità: gli incidenti non si contano più e avvengono nel buio più totale e a causa di autoveicoli che sfrecciano, incuranti delle abitazioni presenti. Non può bastare?».
Poi il rappresentante del Pd si sofferma sui correttivi alla viabilità introdotti a luglio.
«L’ennesimo stravolgimento della viabilità cittadina è avvenuto in piena estate, senza alcuna informazione ufficiale da parte dell’ente. Se i manduriani hanno faticato a capire come muoversi lungo strade che conoscono, turisti e lavoratori di passaggio, invece, sono stati esasperati a tal punto da vagare spesso lungo percorsi in controsenso pur di arrivare alle proprie mete» è il pensiero di Andrea Casto. «L’apoteosi si è avuta durante la festa patronale dedicata a San Gregorio, quando il corso è stato giustamente chiuso al traffico veicolare e le pochissime arterie in entrata si sono intasate fino a sembrare quelle di una metropoli.
Abbiamo aspettato fiduciosi che qualcuno dell’Amministrazione Massafra intervenisse ma, dopo aver visto consiglieri e assessori della stessa maggioranza percorrere furtivamente controsensi pur di raggiungere il centro cittadino, mi chiedo cosa si stia aspettando ancora per porre i dovuti rimedi a questo ennesimo e disastroso piano del traffico.
Dopo aver tutelato alcuni propri elettori allontanando il traffico da via dei Mille e da via Pietro Maggi, sono state ascoltate le veementi proteste dei commercianti del corso (solo quelli), cambiandone nuovamente il verso. Resta inalterato invece, quella sorta di “corridoio vasariano” che da via Antonio Bruno collega rapidamente al “raccoglitore di voti” per antonomasia: l’ospedale.
Esempio lampante del disastroso piano del traffico di questa latitante Amministrazione è quel tratto di via per Uggiano che praticamente tutti gli automobilisti percorrono in controsenso per poter raggiungere via Maraschi (alle spalle del Comune): sbucando da via Nazario Sauro, essi sembrano scorgere e leggere nel divieto d’accesso in direzione della propria meta (il centro cittadino) un più chiaro, beffardo ed eloquente “Riparti dal via”! Logorati da tanto girovagare, però, si ribellano e si lanciano contromano come trote o kamikaze».