Gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Manduria esprimono la loro posizione su questo delicato tema, anche alla luce di quanto emerso nel recente Consiglio monotematico
«E’ necessario combattere lo spreco nel settore della sanità».
Gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Manduria esprimono la loro posizione su questo delicato tema, anche alla luce di quanto emerso nel recente Consiglio monotematico.
«A fronte del dibattito, dal quale sono emerse proposte, denunce e richiami normativi, il direttore generale dell’Asl, Stefano Rossi, ha spiegato che dall’alto, in presenza di carenza di organico, gli ordini sono quelli di “chiudere”, quasi che il suo incarico sia quello di portinaio e non di colui che deve gestire al meglio la sanità pubblica regionale e provinciale, in questo caso» sostengono i grillini. «In un continuo rimpallarsi di obblighi e responsabilità tra varie istituzioni e uffici, una cosa è chiara: lo spreco nel mondo della sanità è in aumento e i servizi sono sempre più di uno standard inferiore rispetto a quelli attesi in una nazione civilizzata.
Dal dibattito sono scaturite l’inadeguatezza e l’incapacità di programmazione del Governo centrale, che rende il nostro sistema sanitario largamente inefficiente. Ma, invece di dare una svolta cambiando, riorganizzando e razionalizzando, quello che succede ogni volta è che si finisce sempre e solo con il tagliare. Se solo ci fosse il rispetto dei cittadini, questi tagli lineari potrebbero essere sostituiti attraverso un abbattimento degli sprechi e una vera operazione di efficientamento del sistema, che ad oggi resta solo sulla carta.
A fronte di mirabolanti riforme del Ssn, in tutti questi anni, si è avuto solo uno smantellamento, attuato lentamente, costantemente ma inesorabilmente
Tra le pieghe dei capitoli di spesa è possibile ottenere risparmio per il Servizio Sanitario, proponendo la riduzione del parco delle oltre 50.000 auto blu e grigie (200 milioni di euro); il contrasto alla corruzione (6 miliardi dati Ispe); l’applicazione del Patto Sanità Digitale (7 miliardi); una legge per contenere il fenomeno della medicina difensiva (con solo il 10% di risparmi rispetto all’attuale spesa di 13 miliardi vi sarebbe un contenimento di 1,3 miliardi); gare d’appalto efficienti tramite Consip; l’introduzione del principio costo-efficacia (100 milioni); l’aggiornamento del prontuario farmaceutico il cui differimento di 2 anni è costato almeno un miliardo.
E’ ovvio che a livello regionale bisogna ripartire da ciò che è rimasto al netto delle promesse elettorali. Per migliorare i servizi ai cittadini saremo sempre disponibili a fare proposte adeguate, per garantire quanto previsto dai principi costituzionali».