«Nell’area indagata sussistono elementi di pregio, che, se sottoposti ad adeguate misure di protezione, possono ragionevolmente produrre un incremento, in termini di dimensioni e abbondanza, della fauna e della flora marina»
«Nell’area indagata sussistono elementi di pregio, che, se sottoposti ad adeguate misure di protezione, possono ragionevolmente produrre un incremento, in termini di dimensioni e abbondanza, della fauna e della flora marina. Del resto, il litorale prospiciente il comune di Manduria sembra attualmente sottoposto ad una ridotta pressione di tipo antropico, legata soprattutto alla sua fruizione dal punto di vista turistico e balneare, e pertanto si presta bene all’adozione di misure di tutela dell’ambiente marino costiero».
A questa conclusione sono arrivati gli operatori dell’Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi, che, nei giorni scorsi, hanno presentato il loro studio conoscitivo del tratto di mare prospiciente la costa di Manduria. Uno studio necessario, commissionato dal Comune di Manduria, il cui Consiglio Comunale, all’unanimità, ha “sposato” la proposta della sezione di Manduria di Legambiente, finalizzata all’istituzione di un’Area Marina Protetta.
«Spero che l’iter istitutivo si concluda nel modo migliore» è stato l’auspicio del sindaco Roberto Massafra, intervenuto al convegno di Legambiente, introdotto da Fulvio Perrone. «La proposta è stata accolta con entusiasmo dal Consiglio Comunale, in un momento in cui siamo tutti impegnati a conservare la cristallinità delle acque del nostro mare, minacciata dallo scarico dei reflui del depuratore. Anche se la battaglia contro la condotta sottomarina e l’istituzione dell’Area Marina Protetta (che spetta al Governo), non sono necessariamente correlate fra loro. Anche senza la minaccia dello scarico in mare, l’istituzione dell’Area Marina Protetta comporrebbe comunque dei vantaggi per tutto il territorio».
Il presidente di Legambiente, Giuseppe De Sario, si è soffermato proprio su quest’ultimo aspetto.
«Fino a qualche anno fa, l’Area Marina Protetta veniva considerata, da molti, come un tabù, poiché si temevano limitazioni e divieti» ha ricordato De Sario. «Oggi, invece, dappertutto si apprezzano i vantaggi che la sua istituzione introduce. Vantaggi che abbiamo già potuto apprezzare con l’istituzione delle Riserve Naturali».
Sulla stessa falsariga l’intervento di Elvira Tarsitano, presidente dell’Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi.
«L’Area Marina Protetta è un’opportunità per l’ulteriore sviluppo del turismo sostenibile ed ecocompatibile» le sue parole. Le ricadute per la comunità saranno notevoli».
Nel corso del convegno, uno degli attivisti storici di Legambiente, Gregorio Perrucci, ha consegnato una tessera onoraria del sodalizio a Pompeo Stano, assessore nel periodo in cui furono istituite le Riserve Naturali.