Ignote le cause della sua morte
Un cucciolo di delfino è stato ritrovato morto sulla spiaggia di Specchiarica da un villeggiante barese.
Ignote le cause della morte del delfino, che potrà avere avuto non più di un anno di vita. Potrebbe aver perso l’orientamento e, quindi, anche il resto del gruppo dei delfini, presenti nel mar Ionio, come più volte documentato dall’associazione di ricerca scientifica tarantina “Jonian Dolphin Conservation”. Perdendo l’orientamento, potrebbe essersi spiaggiato, procurandosi le ferite mortali per via della corrente che lo avrà fatto battere più volte contro gli scogli di quel tratto di spiaggia.
Ci sono anche altre eventualità: la morte naturale o le ferite procurate da pescatori o da imbarcazioni (meno probabile quest’ultima, visto che sul corpo del cetaceo non sono state riscontrate delle ferite profonde).
La carcassa è stata poi recuperata e avviata allo smaltimento in un centro autorizzato.
Proprio a poche decine di metri dal luogo di ritrovamento del delfino, qualche giorno fa, come è noto, fu rimessa in libertà una tartaruga, che era stata recuperata a fine agosto, in vistose difficoltà, da alcuni soci della Lega Navale di Torre Colimena. Dopo un periodo di cure nell’oasi del Wwf di Policoro, la tartaruga, alla presenza di un nutrito gruppo di scolari di Manduria, Avetrana e Lizzano, fu liberata nel trattato di mare antistante la salina dei Monaci.
Due sorti differenti per altrettante specie di fauna marina che rischiano l’estinzione. Più fortunata la tartaruga nel trovare, a poche decine di metri dalla riva, gli operatori della Lega Navale di Torre Colimena, sempre in prima fila nel rispetto del mare e del patrimonio faunistico che è presente in esso.