giovedì 28 novembre 2024


09/10/2015 19:40:14 - Manduria - Attualità

«Non essendo stata prevista la zonizzazione acustica, l’ordinanza, a seguito di ricorso, potrebbe essere annullata»

 
          «Signor sindaco, ancora una volta, mi si tira per i capelli, o almeno quelli che mi sono rimasti, a scrivere il mio pensiero. La sua ordinanza sulle emissioni acustiche nel centro storico mi lasciamo a dir poco dubbioso sulla loro validità che potrebbe portare alla sospensione della stessa in caso di ricorso a TAR Regionale.
         Come certamente saprà la legge n. 447 del 26 ottobre 1995 conferisce ai sindaci dei Comuni il potere di emettere delle ordinanze allo scopo di arginare l’inquinamento acustico, che è così definito: “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi“.
         Su tale punto siamo perfettamente concordi ma nella stessa ordinanza non viene a essere stabilita la “zonizzazione acustica”.
         Tenga conto, che altri Comuni (le cito solo alcuni) Milano, non avendo previsto la zonizzazione acustica hanno portato alla nullità della stessa ordinanza; a Campobasso un’associazione di esercenti è riuscita a far revocare dal TAR un’ordinanza anti-rumore del Sindaco che vietava ad alcuni locali di trasmettere musica dopo la mezzanotte. La motivazione del TAR è stata in buona sostanza, che il diritto dei cittadini alla quiete e al riposo non può avere un valore superiore all’attività degli esercenti.
         Leggo nell’Ordinanza: “…………., tutti i pubblici esercizi, i circoli privati e gli esercizi ricettivi che intendono svolgere intrattenimento musicale devono, entro trenta giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza, trasmettere allo Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune un’idonea Valutazione di impatto acustico, redatta da un tecnico esperto in materia, regolarmente abilitato” A tale proposito chiedo, ma quale valore questa valutazione acustica (da C.T.U.) non ha alcun valore in quanto si parla di valore variabile, non è un frigorifero che ha un rumore costante, la musica viene a varie intensità e la si può valutare solo in un locale chiuso e non all’aperto e in presenza di altri pari locali. Oltre al fatto che tale documento ha un costo non indifferente visto il tipo di attrezzatura necessaria che cadrebbe sui singoli titolari dei locali.
         Passiamo al un altro passo della sua ordinanza: “il divieto di vendere, somministrare o cedere a terzi, a qualsiasi titolo, bevande ed alcolici in contenitori per asporto in vetro (bottiglie e bicchieri) dalle ore 21,00 alle ore 07,00 del mattino”. Ma cosa vuol dire che alle 21,01 non si può più somministrare neppure un bicchiere di birra ? Non si può più acquista una piazza e una birra per poi andare a mangiare nella propria abitazione!
         Vorrei capire io dalle 21 alle 7 di mattina, con la tessera sanitaria si può tranquillamente comprare un pacchetto di sigarette e/o un gratta e vinci e a Manduria non è possibile acquistare eo bere una birra ?
         Se tale ordinanza dovesse restare tale, vari esercizi si vedranno costretti a licenziare parte del personale eo arrivare alla chiusura del loro esercizio perché non avrebbero alcuna possibilità di coprire neppure i costi fissi.
         Qui si rischia, lasciare spazio all’abusivismo a una perdita di posti di lavoro.
          Penso che sia il caso di riflettere nel momento in cui si emettono tali Ordinanze.
         Il mio consiglio ? Semplice istituire il Poliziotto di quartiere che possa fungere da deterrente per tutti coloro che violino qualsiasi norma del vivere civile».
          
Gherardo Maria De Carlo










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